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Sono partiti nell’arco di due giorni destinazione Emirati Arabi Uniti: Abdelhamid Sabiri e Gino Infantino hanno lasciato tra il 30 settembre ed il primo ottobre scorsi, lasciando la Fiorentina in prestito quasi in extremis dopo essere stati esclusi dal progetto tecnico di Palladino praticamente da inizio stagione. Le avventure esotiche dei due calciatori però non sembrano finora essere entusiasmanti.

Operazioni ancora inspiegabili

Il marocchino e l’argentino al momento restano due misteri assoluti, due operazioni che difficilmente si spiegano sul piano tecnico e progettuale. Basti pensare che Sabiri non ha mai giocato una gara ufficiale con la Fiorentina, e non è mai stato preso in considerazione nè da Italiano prima nè da Palladino poi. In questi mesi, ma in generale negli ultimi due anni, il classe ’96 marocchino è parso molto attivo fuori dal versante sportivo, e dedito al marketing della personale linea di profumi. Dall’arrivo all’Ajman Club, 5 presenze ed una rete per lui.

I riscatti fissati per i due calciatori viola

Infantino ha cambiato lato del mondo in cui giocare, ma rimane pressochè sempre in panchina anche all’Al-Ain. L’argentino classe 2003 finora ha giocato in 3 partite, segnando una rete, ma è poi rimasto quasi sempre in panchina, senza ritagliarsi spazio. Il riscatto per il calciatore sudamericano è fissato a 7 milioni, mentre quello di Sabiri a 3 milioni. Il prosieguo di stagione ci dirà se esistano possibilità più concrete di riscatto, ipotesi che al momento pare molto remota.

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