Venuti, il terzino-operaio che si è ritagliato un ruolo importante nella Fiorentina
La vita calcistica di Lorenzo Venuti è cambiata con l’avvicendamento sulla panchina della Fiorentina tra Beppe Iachini e Cesare Prandelli. Prima dell’esonero del tecnico marchigiano aveva giocato appena 85’ nelle prime sette partite. Con l’arrivo del tecnico di Orzinuovi, poi, è cambiato tutto per il classe ’95 di Incisa Valdarno. Bastano i numeri per dimostrarlo: nelle ultime tredici partite di campionato della sua amata Viola, Venuti è partito dal 1’ in dieci di queste. Mettendo, di fatto, in panchina un Caceres che ultimamente sta trovando meno spazio rispetto al passato.
Prandelli lo ha addirittura paragonato a Jorgensen per impegno ed abnegazione, un accostamento importante visto quanto fatto dal danese con la Fiorentina. Propenso al sacrificio e dotato di un’attenzione tattica importante, l’esterno destro sta vivendo il sogno di tutti i bambini: giocare in Serie A con la propria squadra del cuore. E poco importa che, quando il livello della Viola aumenterà, gli spazi per Venuti saranno inevitabilmente destinati a ridursi. "Secondo la fisica il calabrone non potrebbe volare. Eppure vola”.