Malusci a FN: “La Fiorentina deve migliorare a livello di coraggio, non si può sempre andare in difficoltà con squadre medio piccole. Zaniolo è penalizzato da questo modulo, Kean è straordinario”

La Fiorentina si appresta a disputare un importante finale di stagione tra campionato e Conference League. Per commentare alcune tematiche d’attualità legate alla squadra viola abbiamo voluto conoscere il parere di Alberto Malusci, ex difensore della Fiorentina e ora opinionista.
Malusci, su quali aspetti secondo lei deve migliorare Palladino, e di conseguenza, il suo gioco?
“Non sono io a dover dare consigli a Palladino su dove migliorare il suo gioco, ma facendo l’opinionista devo raccontare quello che vedo, ovvero che si può migliorare sull’aspetto del coraggio. Per approcciare certe partite come quella in Conference League in casa contro il Celje serve essere più squadra, essere quindi un collettivo. Siamo andati in difficoltà con una medio-piccola e questo ce lo portiamo da tutta la stagione. Riguardo al gioco sono del parere che anche i giocatori debbano avere quel qualcosa in più rispetto ai richiami dell’allenatore su delle giocate che possono fare o quando, semplicemente, li sprona. Ma serve il coraggio prima di tutto: a Napoli abbiamo faticato nel primo tempo restando bassi, mentre nel secondo quando abbiamo osato ne è scaturito un gol straordinario, con una verticalizzazione di Pongracic, sponda di Kean e tiro di Gudmundsson. Idem contro la Juventus: c’è stato il coraggio di giocarla e di andare a prenderli alti fin da subito vincendo la partita. Quindi, con più coraggio si può fare qualcosa di diverso. Mancano sei partite in campionato e siamo in finale di Conference League, serve portare a casa il risultato”.
Un suo parere sulla situazione di Zaniolo e la mancanza di un vice-Kean?
"Zaniolo a me piace, è un giocatore moderno, con gran fisicità e rapporto con la palla, e se messo nel suo ruolo secondo me può dare tanto. Però con il 3-5-2, ovvero il modulo attuale, è un po’ sacrificato, perché in un 4-2-3-1 precedente, stando alto a destra o sulla trequarti poteva dire la sua. A fare l’attaccante centrale lo vedo un po’ in difficoltà: in questo caso la porta la deve vedere e non stare spalle alla porta.
Un vice Kean manca, non è arrivato a settembre e nemmeno a gennaio quando ci immaginavamo tutti che potesse arrivare. In questo modo tutto il peso dell’attacco è sulle spalle di Kean; non ci possiamo permettere di perderlo, è un giocatore straordinario e sta facendo una stagione bellissima, da punto di riferimento, bravo nel giocare per lui e per la squadra. Parliamo di un attaccante che per tanti, ma non per me, è arrivato qua a Firenze con tanto scetticismo per poi rivelarsi un giocatore straordinario".