"Difficile trovare l'equilibrio per Italiano con anche la Conference in mezzo oltre al mercato. Apprezzo Arthur da sempre, si fa dare palla e fa girare la squadra"
L’allenatore Gigi Cagni si è soffermato sull’inizio di stagione della Fiorentina a Lady Radio, commentando vari aspetti di casa viola.
“Se si è non al meglio sul piano psicofisico, in questo periodo, con anche le Coppe in mezzo diventa difficile" dice Cagni. ”Il giudizio sull’allenatore viene fatto solo in base al risultato, ma in questo periodo gli allenatori sbagliano ancora di più. C’è la preparazione ed il mercato in mezzo, con giocatori che vanno e vengono, e non è un bel lavorare. Non si può pretendere che le squadre non sbaglino niente nelle prime tre gare, complici anche i cambiamenti nelle rose. Italiano ha parlato di equilibrio, ed è la cosa più difficile da trovare".
“Per principio, serve attendere almeno 6-7 partite, ma anche di più, per capire qualcosa che si avvicini di più alla realtà. Il calcio moderno va a ritmi altissimi, e si possono tenere solo se la squadra è a tal punto esperta da saper giocare anche quando il ritmo si abbassa, oppure è complicato. Arthur a me piace, apprezzo molto il giocatore da sempre, i giocatori che prendono la palla e la fanno girare mi piacciono. Poi dipende dal contesto, Italiano deve lavorare sugli equilibri in attacco e difesa, allora vedremo un'altra cosa, ma ancora serve tempo".
Quindi conclude: “Nzola l'ho seguito a La Spezia, bisogna aver pazienza ma in un contesto di squadra sta bene essendo un giocatore molto generoso. Non riesco a giudicare ancora Beltran, è arrivato troppo da poco e ci vorrà un mese ancora per un quadro preciso. Dove colloco la Fiorentina? Un giocatore può cambiare tutto, pensiamo alla Viola con e senza Vlahovic. E' ancora prematuro fare ipotesi".