Il "do ut des" senza interessi tra il tifo viola e la società con un unico scopo: l'amore per la Fiorentina
Se solo un anno fa qualcuno vi avesse detto che da lì a qualche mese i tifosi viola sarebbero scesi in strada a centinaia co tanto di ruspe per il nuovo stadio al fianco della Fiorentina, lo avreste preso per pazzo. E tutti i torti non li avreste avuti. Fatto sta che venerdì sera da Ponte a Greve sono partiti in più di 600 per far mettere in chiaro le cose su chi sta ostacolando il processo che porta al nuovo stadio a Firenze. Ma cosa ha portato a un legame così forte tifoseria e società in così poco tempo? Anche perché visto il recente passato fidarsi alla prima non era facile. Commisso & Co. invece si sono presentati a Firenze con una passione pura, genuina, che mancava da troppo. Un altro fattore che ha fatto la differenza è stata la presenza costante della nuova società viola in ogni cosa la riguardasse. Ultima delle apparizioni quella di ieri di Joe Barone in mezzo ai tifosi viola in una manifestazione a sostegno sì della società, ma senza una formale collaborazione. Una formalità che ormai non serve più, perchè dove c'è Fiorentina, c'è anche la società viola, anche solo per ringraziare, per dire poche frasi. Un "do ut des" che ha sempre caratterizzato il rapporto tra Commisso e i propri dipendenti in Mediacom e che ora vale anche per i tifosi, anche se il presidente viola alla città non ha mai chiesto nulla se non sostegno. Un legame forte con l'amore per la Fiorentina al primo posto. E se quello di venerdì sera non era sostegno...