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Semplice, e forse anche ingiusto tirare conclusioni sui gol realizzati, sui punti fatti, con o senza Vlahovic. Mancano ancora tre partite e questa Fiorentina merita fiducia. Ci ha dimostrato più di una volta di poterci sorprendere, quindi aspettiamo e poi sicuramente ne parleremo, come è giusto fare.

Oggi guardiamo queste tre sconfitte consecutive in campionato. L’ultima più sfortunata delle altre, ma tutte meritate. Ed è qui che nasce la preoccupazione: questa Fiorentina non segna, crea meno del solito e dietro è diventata improvvisamente fragile, delicata. Nove punti nelle prossime tre partite, non uno di meno, serve questo punteggio per sperare, anzi probabilmente per raggiungere, l’Europa.

Difficile che i viola ci riescano ma non impossibile. Sperando in una Roma che pensi alla finale (da raggiungere) di Conference League, ad una Sampdoria impaurita ma già salva, ad una Juventus con la pancia piena dopo il raggiungimento della Champions. Possibilità, con poche certezze. Innanzitutto occorrerà recuperare i migliori, giocatori che non stanno facendo più la differenza. Troppi gli uomini in questo momento, per motivi diversi, in difficoltà fisica.

Il capitolo portieri, invece, va affrontato. Con un pizzico di dispiacere, perché chi vi scrive ha sempre pensato che in porta occorre altro, se si vuole lottare per grandi traguardi. Detto che, sia Dragowski che Terracciano, nell’esperienza fiorentina, hanno più meriti che demeriti, hanno dimostrato di poter arrivare lì ma di non saltare l’ostacolo.

E poi ci dispiace per Italiano, uno che sicuramente si attendeva tanto di più da questo finale di stagione. Sfortuna ha voluto che da quando si è cominciato a parlare di contratto e di clausole, ne ha perse quattro di fila. La fiducia di tutto l’ambiente verso di lui non cambia, anzi. Ha dimostrato di avere tutto per diventare un grandissimo allenatore. Però quando in sala stampa, un po’ infastidito dal caos mediatico di queste settimane dice: “Io sono l’allenatore della Fiorentina e ho un contratto, questo certifica il mio presente e il mio futuro”, ci permetta di sorridere. Dopo aver visto cosa è accaduto a La Spezia, era più facile dire, senza tirare in ballo i contratti, rimango a Firenze. Non è accaduto, ma sicuramente adesso accadrà. Speriamo con una Fiorentina in Europa, che sarebbe la cosa più importante di tutte.


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