Castrovilli: “La Fiorentina non era Vlahovic, segnava anche grazie al nostro gioco. Italiano diventerà un grande. Non sento il peso della numero 10"

Gaetano Castrovilli si è raccontato in un'intervista a Fanpage.it, in cui ha svelato i segreti del cambio di rotta della sua Fiorentina rispetto alle passate stagioni: "Il merito principale è del mister che, secondo me, può diventare un grande a livello internazionale. Riesce a far giocare bene la squadra e a tirare fuori il meglio da noi. Rispetto a prima facciamo questo pressing in avanti che a noi mancava da tempo e questo ci permette di difendere attaccando. Personalmente devo migliorare nella concretezza. Devo essere un po’ più egoista. A volte passo la palla, tento la giocata, quando potrei tentare la soluzione personale e non sfrutto le mie qualità nella conclusione".
Il classe '97 ha poi aggiunto: "La vicenda Vlahovic non ha inciso sullo spogliatoio. Lui era il nostro attaccante, ci ha portato tanti punti, ma la Fiorentina non era Vlahovic. La Fiorentina siamo tutti noi e anche grazie al gioco che ci ha dato il mister Dusan ha fatto 17 gol. Noi gli abbiamo augurato il meglio, ci dispiace che un calciatore forte come lui sia andato via. Qui è cresciuto tanto, ma non possiamo sapere il futuro di ognuno di noi dove ci porta".
Infine sull'importanza della maglia numero 10 della Fiorentina: "È una maglia che ti dà tanta responsabilità. Qui l’hanno portata calciatori straordinari ma non sento il peso della 10. Per me è sempre stato un numero importante e da piccolo, quando giocavo nei tornei rionali, io giocavo con la squadra che mi dava della numero 10. Sono innamorato di questo numero, di quello che significa e sono onorato di portarla qui. Detto ciò, non è importante il numero che si porta sulle spalle ma la prima cosa è onorare la maglia al massimo".
Il classe '97 ha poi aggiunto: "La vicenda Vlahovic non ha inciso sullo spogliatoio. Lui era il nostro attaccante, ci ha portato tanti punti, ma la Fiorentina non era Vlahovic. La Fiorentina siamo tutti noi e anche grazie al gioco che ci ha dato il mister Dusan ha fatto 17 gol. Noi gli abbiamo augurato il meglio, ci dispiace che un calciatore forte come lui sia andato via. Qui è cresciuto tanto, ma non possiamo sapere il futuro di ognuno di noi dove ci porta".
Infine sull'importanza della maglia numero 10 della Fiorentina: "È una maglia che ti dà tanta responsabilità. Qui l’hanno portata calciatori straordinari ma non sento il peso della 10. Per me è sempre stato un numero importante e da piccolo, quando giocavo nei tornei rionali, io giocavo con la squadra che mi dava della numero 10. Sono innamorato di questo numero, di quello che significa e sono onorato di portarla qui. Detto ciò, non è importante il numero che si porta sulle spalle ma la prima cosa è onorare la maglia al massimo".
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