Il caso Rice, una quotazione stellare. E se lo paragoniamo ad Amrabat...
Per quanto riguarda il mercato in Inghilterra tiene banco quello che ormai è diventato il caso Declan Rice. Il giocatore, ahinoi, lo abbiamo conosciuto direttamente perché era in campo nella sfortunata finale di Conference League giocata dalla Fiorentina contro il West Ham.
Proprio in quella partita è emerso un paragone impietoso tra questo centrocampista, che tra l'altro è anche titolare della nazionale inglese, e il mediano viola. A detta della stragrande maggioranza degli addetti ai lavori, Amrabat ha surclassato il proprio avversario, nonostante abbia perso il rimpallo dal quale è nata l'azione del 2-1 degli inglesi, eppure...
Eppure c'è una differenza di quotazioni tra i due che fa spavento. Il West Ham ha rifiutato l'ultima offerta fatta dall'Arsenal per Rice pari a 100 milioni di sterline (116 milioni di euro circa) e ne chiede almeno una ventina in più per chiudere l'affare. Per Amrabat, che è stato anche uno dei migliori giocatori all'ultimo Mondiale, la Fiorentina fa fatica a trovare un acquirente disposto a sganciare una trentina di milioni.
Perché ci sono tutte queste differenze di valutazioni tra i due? E' chiaro il fatto che è proprio il mercato inglese ad essere 'drogato' e fuori controllo dal punto di vista economico in questo momento. I club pompati dai diritti televisivi che hanno raggiunto vette che non hanno eguali nel mondo e anche con il rinterzo di ingenti capitali da Medio Oriente e Usa, arrivano a spendere 30 milioni anche per calciatori medi o mediocri, figuriamoci per quelli che sono nel giro della Nazionale. Rice è solo la punta di un iceberg di un'escalation preoccupante, alla quale stanno partecipando ora anche squadre medio orientali come quelle dell'Arabia Saudita.
Stare al passo per noi poveri italiani è sempre più difficile per non dire impossibile, ma anche in Spagna sono sulla buona strada con l'unica eccezione del Real Madrid che riesce ancora ad avere il potenziale per chiudere accordi principeschi.