Ligas a FN: "Pioli è costretto a far giocare Gerson per fare un favore alla Roma. Mercato viola mai in linea con la volontà dell'allenatore"
Sempre nel corso della sua intervista esclusiva a Fiorentinanews.com, Franco Ligas ha parlato anche del mercato della Fiorentina e in particolare di Gerson, facendo anche un salto nel passato:
Cosa ne pensa invece del nuovo ruolo di Veretout come sostituto di Badelj?
"Veretout è un giocatore molto generoso, anche l’anno scorso spesso e volentieri era lui il primo a ripiegare per aiutare i compagni della difesa. Quest’anno gioca regista perché Pioli è costretto a far giocare titolare Gerson, in modo che il prossimo anno possa tornare alla Roma cresciuto e migliorato. Sabatini è molto esperto e se ha preso Gerson significa che vede in lui grandi potenzialità; tuttavia il giocatore era ancora un po’ acerbo e Firenze era la piazza giusta per mettere minuti nelle gambe. Una cosa che accomuna Veretout e Gerson, comunque, è che entrambi sono capaci di grandi giocate ma mancano di continuità".
Quindi il mercato di Corvino non sarebbe stato fatto in linea con gli interessi di Pioli?
"Direi proprio di no. Pioli è costretto a far giocare calciatori in prestito che a fine campionato andranno sicuramente via, e invece non ha a disposizione una punta vera che possa far rifiatare Simeone ogni tanto. Questo problema comunque è sempre esistito alla Fiorentina, e a proposito mi pare lecito citare il caso Mario Gomez: io fui uno dei primi a dire che non era l’attaccante giusto per il gioco di Montella, e i fatti mi dettero ragione. La Fiorentina in quel momento avrebbe dovuto semmai prendere un altro attaccante tedesco, Miroslav Klose, che invece andò alla Lazio dove fece benissimo realizzando anche il record di gol con la Germania ai Mondiali del 2014. Quel buco nell’acqua tra l’altro costò molto caro alla coppa Pradè-Macia, che infatti negli anni successivi non conclusero grandi colpi e anzi persero giocatori importanti per delle sciocchezze: mi viene in mente Neto, che è tuttora considerato da tutti uno st****o quando invece la colpa della sua partenza fu solo della società".