Il modello Atalanta così lontano dal nostro, ma anche la Fiorentina ha l'occasione per essere ricordata. E dopo la finale, comunque vada, ci sarà una nuova ripartenza
L’Atalanta ci ha fatto vedere come si fa, non lo diciamo per moda, non lo diciamo perché debba essere imitata. Ormai probabilmente è tardi e ogni proprietà, ogni società, ha il proprio modello.
Impostazione differente
E quello della Fiorentina di Commisso è stato totalmente diverso da quello adottato da Percassi. Bergamo, una città di dimensioni contenute e Bologna (realtà molto più simile a Firenze), hanno tracciato una strada e ci stanno facendo vedere che la rotta giusta è la loro. Poi possono arrivare vittorie, sconfitte, trofei, eliminazioni. Possono arrivare anche momenti amari (eccome se anche a Bergamo ci sono stati), ma prima o poi se segui la strada giusta alla fine vedi l'arrivo.
Ma anche la Fiorentina può essere ricordata
Ma oggi la Fiorentina ha la grande occasione per vincere anche lei qualcosa, per essere comunque ricordata. La Conference non è l’Europa League, ci mancherebbe, ma aggiungerebbe comunque in bacheca una coppa che manca da troppo tempo. Poi si penserà alla ricostruzione, a come cambiare (o non cambiare) una Fiorentina che dovrà ripartire comunque vada la finale di Atene.
Nuova ripartenza
Goretti, Aquilani, Ferrari dg. Diciamo senza problemi che se la ripartenza fosse questa il modello Atalanta si allontanerebbe ulteriormente e che le voci su una Fiorentina in vendita potrebbero tornare di grande attualità. Prima però c’è l’invasione di Atene e una tifoseria che meriterebbe finalmente di vivere una serata come quella dei nerazzurri. Viviamola, divertiamoci, sperando di ritrovarci una Fiorentina in Europa League e in una dimensione del genere, il club viola dovrebbe cambiare un po’ i propri piani per forza di cose.