Proc. Bove: "La Roma voleva mandare Edoardo in Premier, ma non era la soluzione giusta. Pradè non ha mollato un secondo e anche Palladino e Goretti hanno fatto la loro parte"
Durante l'intervista concessa al Corriere dello Sport, Diego Tavano, procuratore di Edoardo Bove, ha svelato anche il retroscena di mercato di questa estate, quando il suo assistito ha lasciato la Roma per giungere alla Fiorentina.
Queste le sue parole, iniziando dal post con il gioco di parole ‘Adrena-Lina': "È stata un’estate particolare. Avendo un ottimo rapporto con De Rossi ci siamo sempre confrontati. Non a caso, cercavo di portare Badé con il mandato del Siviglia: in quel momento era la prima scelta di Daniele. Mi diceva che Bove poteva restare ma che avrebbe avuto tanta concorrenza. Io gli dissi che doveva essere la stagione della consacrazione, era importante giocare con continuità.
Da lì è iniziata una forte pressione dell’ex Ceo (Lina Souloukou ndr) per portarlo via. Il tutto è culminato il 30 agosto, quando voleva spingermi ad accettare la cessione al Nottingham per 8 milioni. Per me c’era l’ombra di un prestito all’Olympiacos dal Nottingham e poi ritenevo basso quel valore. Abbiamo battagliato, io la rassicuravo: avrei trovato una soluzione più gradita a tutti, che avrebbe fatto guadagnare di più il club. Questa soluzione per noi era solo la Fiorentina. De Rossi, comunque, ha sempre consigliato alla società di dare Edo con la possibilità di rientrare. Pradé? Devo ringraziare lui perché non ha mollato fino all’ultimo giorno di mercato. E anche Goretti e Palladino che avevano messo Edo in cima alle loro preferenze".