Proc. Bove: "Se fosse dipeso da lui, non avrebbe mai lasciato Roma. La rabbia prevale sulla gioia per il passaggio alla Fiorentina. Edo non aveva mai chiesto la cessione"
Diego Tavano, procuratore di Edoardo Bove, neoarrivato in casa Fiorentina, si è lasciato andare su Facebook per la fine dell’avventura alla Roma del suo assistito, romano e romanista dalla nascita. Sentite le parole dell'agente di Bove:
“Più rabbia che gioia”
“Rabbia, il sentimento è questo, prevale sulla gioia di aver raggiunto l’accordo con un club fantastico come quello Viola, in una città stupenda”.
“Edo, vero tifoso romanista, non avrebbe mai voluto andarsene. Non aveva chiesto la cessione”
“Quando nasci romanista, e hai la fortuna di poter rappresentare un ragazzo come Edo, che ti ha dato una delle più grandi gioie della vita tua, non puoi che essere super fiero. Lui che incarnava il vero tifoso giallorosso, passionale, mai domo, innamorato. Pulito, onesto, che prende una bottiglia in testa e non fa una piega, la sposta e continua a camminare a testa alta, mai dimesso. Lui che in qualche modo ci ha portato alla finale di Budapest, dove tutti abbiamo pianto, e soprattutto, ahimè, abbiamo visto piangere i nostri figli, che è ancora peggio. Edo non ha mai chiesto di essere ceduto. Mai. Ma il mercato ha le sue logiche a cui tutti, società, direttori sportivi, allenatori, calciatori, agenti devono sottostare. Se fosse dipeso da Edo, non avrebbe mai lasciato la Roma. E questo deve essere chiaro a tutti”.
La chiosa finale
“Cosa fare, non ci resta che far tesoro di quel che è stato e guardare avanti, con ottimismo, consci di aver lasciato un bellissimo ricordo nella propria città, che in fondo resta casa. Per sempre… Quel numero 8 lasciato così in sospeso, che quasi quasi almeno per un anno non lo assegnerei, perché in fondo Edo lo abbiamo amato un po' tutti, un bel po'. Daje Man, continuiamo a combattere! Io ti resto vicino”.