Riflessioni tra i pali. Horn e Livakovic, due scelte molto diverse per la porta della Fiorentina

“Terracciano ha fatto due campionati di altissimo livello, è un gran portiere. Vediamo se dobbiamo migliorare quella parte della squadra”. Così ha commentato il dg viola Joe Barone le voci relative alla ricerca di un nuovo portiere da parte della Fiorentina. Nelle settimane scorse invece era stato l’agente di Terracciano, Federico Pastorello, a dirsi piuttosto sereno sulla conferma del proprio assistito.

La realtà è che la Fiorentina si sta guardando attorno, al di là di fantomatiche ‘liste’ di calciatori, per alzare il livello tra i pali. Sono in corso valutazioni per capire quale sia la scelta migliore per il futuro della porta viola. Da Horn a Livakovic di strada da battere ce n’è, ed i due nominativi sono molto differenti l’uno dall’altro, sia sul piano tecnico che economico ma anche progettuale.

La Fiorentina ha presentato alla Dinamo Zagabria un’offerta per il cartellino di Livakovic da 6 milioni più bonus. Per il croato non manca la concorrenza, complice l’ottimo rendimento del classe ’95 nato a Zara. In Nazionale Livakovic ha evidenziato doti notevolissime, anche da pararigori. Il tedesco Horn è invece 2 anni più esperto ed ha alle spalle una carriera lunghissima in Bundesliga al Colonia. Tuttavia il classe ’93 Horn, portiere di piede sinistro, è reduce da due anni difficili. Ha perso il posto appannaggio di Schwabe ed ha giocato una sola partita nel 22/23. Il suo contratto con il Colonia scade oggi e il tedesco chiede non meno di 3 milioni per firmare con un nuovo club.

Si aggiungeranno altri profili nella corsa alla porta viola, ciò che è fondamentale è però stabilire quale percorso si voglia intraprendere. Da un lato c’è la strada intermedia, per poi provare a valorizzare i talenti del vivaio. Altro tipo di opzione è il netto salto di qualità nel ruolo con un’operazione chiara che stabilisca una gerarchia, con Terracciano nel ruolo di secondo portiere. Negli scorsi due anni il dualismo tra i pali ha portato decisamente più svantaggi che benefici alla Fiorentina e servirà un cambio di passo improntato all’unità d’intenti.