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Che la stagione di Lirola non sia stata all'altezza delle aspettativa è sotto gli occhi di tutti. Durante l'anno, il suo punto più alto è stato il gol in Coppa Italia contro l'Atalanta, decisivo per il passaggio del turno. Per il resto, lo spagnolo ha inanellato una serie interminabile di alti e bassi, con prestazioni opache e al massimo sufficienti. Fino al colpo di grazia post lockdown, quando Iachini ha pensato bene di schierarlo più volte sulla fascia sinistra. Ma tutto ciò assume dimensioni ancora maggiori se si mettono a confronto il campionato 2019/20 e quello precedente, che sicuramente Pradè avrà analizzato quando decise di investire su questo profilo. Nella sua ultima stagione col Sassuolo, infatti, Lirola aveva collezionato la bellezza di 7 assist e 2 gol, a fronte di un numero di partite giocate pressoché identico. A tutti si era dimostrato corridore instancabile, capace di percorrere più volte su e giù la fascia destra. Soprattutto, aveva dimostrando grande tendenza a proporsi in attacco con inserimenti nei pressi dell'area avversaria. Caratteristiche che a Firenze, invece, sono praticamente scomparse. Sarà stato il modulo? I problemi fisici di inizio anno post Europeo under 21? Domande a cui difficilmente daremo una risposta, a fronte invece di un'unica certezza: il Lirola che vogliamo vedere nel prossimo campionato dovrà essere completamente diverso.


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