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Questo pomeriggio il giornalista di SkySport Marco Bucciantini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di commentare alcuni temi della sfida di ieri tra Fiorentina e Frosinone: dal risultato finale, all'impatto di Belotti nello scacchiere di Italiano. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: 

“E’ stata una giornata importante per la Fiorentina, sopratutto per alcuni segnali che sono arrivati. In primis, e lo ha raccontato lo stesso Italiano, l’incontro che è avvenuto con i tifosi della curva nel quale si è cercato di fare gruppo, ricostruire una stagione che ancora oggi ci vede essere al massimo rispetto alle ultime stagioni: ricordiamoci che questa squadra è ancora in lotta per tutto. Dopo un mese difficile, è stata una domenica buona, e questo segnale è arrivato all’inizio quando la curva ha intonato i cori per l’allenatore e la squadra: non era scontato dopo le ultime settimane. L’altro segnale importante è che un giocatore come Belotti in campo, chiarisce e semplifica tutto. Adesso con lui centravanti e due giocatori come Nico e Beltran nei paraggi, la Fiorentina ha un discreto attacco. Poi quando starà meglio Bonaventura avrà la possibilità di condividere il ruolo con Beltran, con qualità diverse. Terzo segnale la grande partita di Ikone, perchè lui non è uguale agli altri esterni che hanno deluso. Lui è qualcosa di più rispetto a questi, che spesso si disperde quando mette piede in area di rigore. Ancora non ha perso questo difetto ma i segnali sono buoni. Lui deve essere titolare in questa Fiorentina se vuoi giocare in questo modo”.

"Se Firenze è unita può raggiungere grandi risultati"

Ha poi continuato: "Tutti oggi danno l’Atalanta favorita per il quarto posto, e non è un caso. I nerazzurri sono lassù dopo anni e anni di ottimo lavoro, e poi non dimentichiamoci che è una squadra abituata a fare tra i 70 e gli 80 punti a campionato. Se però l’Atalanta è favorita, vuol dire che la Champions League non è irraggiungibile, che il quinto posto non è proibito, mentre per il sesto ci metteremmo la firma ora. Ci sono sette squadre che di qui a Maggio possono cambiare molto, sia a livello fisico che mentale, e nessuna si deve sentire esclussa. E se Firenze si unisce - squadra, tifosi e società - l’unione di intenti porta punti”.

Ha poi concluso: “Belotti è un giocatore che cresce se viene ‘sventolato’. Quando un giocatore diventa importante per una città, per una tifoseria, rende molto oltre le sue possibilità tecniche. E Belotti è un giocatore del genere. A Firenze sta sicuramente meglio che a Roma, e ora a 30 anni forse lo ha capito anche lui. In certe dimensioni ha un dialogo più importante con ambiente e porta, lui ha bisogno di essere centrale in un progetto. Che benefici può portare? Sicuramente migliorerà l’umore di molti. Basti guardare come è arrivato Nico Gonzalez in mix zone a fine parita. Giocare con un attaccante vero, ed il discorso vale soprattutto per chi gioca ai suoi lati, aiuta anche il resto della squadra”.

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