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La squadra mobile di Torino ha acquisito negli scorsi giorni la chiavetta-testamento di Maurizio Petra, salito agli onori di cronaca nelle ultime settimane come fonte (presunta) di Fabrizio Corona nell’ambito del caso scommesse che ha sconvolto il calcio italiano.

La chiavetta della discordia

Lo riporta La Gazzetta dello Sport, che scrive inoltre che Petra aveva depositato la chiavetta con le sue confessioni presso lo studio dell’avvocato spezzino Matteo Basso, assieme ad una lettera che spiegava come rivelare il suo contenuto solo in caso di decesso. Ma il materiale è stato sequestrato dalle forze dell’ordine, che ora lo stanno vagliando.

Zaniolo, e adesso?

Corona aveva sostenuto che nella chiavetta ci sarebbero le prove di un coinvolgimento di Nicolò Zaniolo, che secondo l’ex re dei paparazzi avrebbe scommesso anche sul calcio e non solo su blackjack e casinò online. La chiavetta dovrebbe contenere audio del giocatore dell’Aston Villa, che parlerebbe di giocate con altri calciatori assieme al nipote di Petra, l’ex Inter Antonio Esposito.

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