Basile: "Potremo galvanizzarci per Sottil alla decima partita giocata bene, non dopo una. Che Belotti segnasse subito era scontato, meno che avesse continuità. Faraoni..."
Il giornalista e tifoso viola Massimo Basile ha commentato sul proprio profilo Facebook la situazione in casa Fiorentina, concentrandosi su alcuni profili nella rosa a disposizione di Italiano. Queste le sue riflessioni: "Quando si parla di giocatori medi o grandi bisognerebbe ricordarsi che la qualità è la somma di elementi tecnici e mentali. Il grande giocatore tiene alto il livello delle proprie prestazioni a lungo, per molti mesi, per tutti i 90 minuti e oltre, per tutta la settimana di allenamenti. Il medio giocatore entra ed esce nella stessa stagione, nella stessa partita e nella stessa azione. (…) Noi abbiamo, mediamente, giocatori che possono fare belle partite e partite impalpabili, gol strepitosi e errori madornali, entrare e uscire dalla stessa partita. E' la continuità delle prestazioni ad alto livello a fare di un giocatore un asset. (…)
Quando la Fiorentina prese Faraoni, dissi nel gruppo whatsapp dei miei amici che mi sarei aspettato un paio di ottime partite iniziali, ma poi non ne avremmo sentito parlare. E' andata così. Faraoni ha mostrato le doti grazie alle quali è arrivato in Serie A, e perché poi era finito in panchina al Verona. Ma lui è solo un esempio. Che Belotti segnasse nelle prime partite era matematico. Farlo per più partite meno. Quando si acquistano giocatori forti, la tecnica è solo un aspetto. Con l'atleta, si acquista la forza mentale, la capacità di gestirsi durante gli allenamenti e fuori.
Sottil ha fatto una grande partita ieri, ma potremo cominciare a galvanizzarci quando ne metterà insieme dieci. Quello che ha mostrato ieri è il motivo per cui gioca in Serie A. A quale livello dipende dalla continuità. Per cui è inutile esaltarsi o deprimersi a seconda di come i ragazzi giocano. Il calcio è sempre più un lavoro difficile e specialistico in cui la forza mentale è pari a quella tecnica, se non di più. Nel basket si diceva che Mancinelli fosse più forte di Belinelli, ma Belinelli - grazie alla sua forza mentale - è entrato nella storia della Nba. Gattuso calciatore è un altro esempio. Quindi, siamo destinati a vivere di momenti. Io da tempo guardo solo i 90'. E non vado oltre"