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Il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove ha parlato durante un incontro con gli studenti del liceo Machiavelli nel quale era presente anche il nuotatore m fiorentino medaglia olimpica e tifosissimo viola Lorenzo Zazzeri. 

“La cosa più importante che ha fatto la mia famiglia è stata permettermi di studiare e farmi capire che il calcio era importante, ma le statistiche parlavano chiaro. Su 100 ragazzi del settore giovanile della Roma ne arrivavano 3 nel professionismo, ad esempio. Ognuno deve crearsi un'altra squadra, serve essere preparati anche ad un piano B”. 

‘Ho capito che il calcio era la mia passione, ogni giorno non vedevo l’ora di allenarmi'

“Giocavo a calcio e a tennis in maniera parallela, fin da bambino ero iperattivo, facevo anche nuoto. Ad un certo punto dovevo scegliere ed ho puntato sul calcio, uno sport di squadra. Mi piace vincere insieme. Ho capito che il calcio era la mia passione quando mi svegliavo ogni giorno non vedendo l'ora di allenarmi”. 

‘Sento la responsabilità di ciò che faccio pubblicamente e…'

“Sono una persona molto riservata, ma capisco che possiamo dare determinati messaggi ed esempi con la nostra visibilità. Sono favorevole a sfruttarla nel modo giusto, sento responsabilità in tutto ciò che faccio pubblicamente. Provo a discostare totalmente la mia vita privata. In ospedale ad esempio sono venuti molti giornalisti, per chi non è abituato diventa un qualcosa di difficile. Noi ci facciamo l'abitudine e dobbiamo saper incanalare ciò nel modo utile. Siamo un po' tutti dipendenti dai social e io sono anche un tipo curioso".

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