All'alba della sua quinta stagione a Torino, Weston McKennie rappresenta ormai una sicurezza per la Juve, in particolare per la sua duttilità. E' uno dei calciatori meno leggibili, ma anche per questo forse più utili, della rosa di Thiago Motta: con Pirlo e Allegri ha giocato primariamente nei due a centrocampo ma è stato dirottato anche sulle fasce (entrambe) o in appoggio alle punte.

Nel suo saliscendi di questi cinque anni, anche un intermezzo in Premier League, a metà della stagione 2022/23, quando i bianconeri lo dettero in prestito al Leeds. Poi però il ritorno e ben 34 presenze nella passata stagione: per la rosa della Fiorentina è chiaro che McKennie rappresenterebbe un profilo in grado di alzare il livello. 

L'unica perplessità nascerebbe dalla formula: un altro prestito in quella zona, l'ennesimo, non contribuirebbe a “costruire” un progetto tecnico ma saprebbe solo di soluzione temporanea. Una riflessione d'obbligo per i vertici viola insomma, dopo che nelle ultime tre stagioni si sono alternati Torreira, Amrabat e poi Arthur.

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