Stovini: "Mi auguro che la sosta non crei problemi alla Fiorentina. Il Lecce è in un momento no ma deve vincere, Palladino può fare ancora meglio""
Questo pomeriggio l'ex difensore di Empoli e Lecce Lorenzo Stovini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha parlato delle insidie che si troverà davanti alla ripresa del campionato la Fiorentina di Raffaele Palladino. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
Contro il Milan la squadra ha fatto una partita importante, e credo che vada data una certa continuità. Mi auguro che la sosta non abbia dato noia al gruppo, ma credo che la mentalità raggiunta adesso sia quella giusta: anche l'allenatore ha definito con quale modulo scendere in campo, cosa che all'inizio non era chiara. Lecce resta sempre un campo ostico, ma resto comunque fiducioso".
"Il Lecce non sta attraversando un buon momento, vorrà far bene"
Qualcosa anche sui salentini: “A Lecce vivono le sfide contro i viola in modo molto tranquillo, non è certo paragonabile ad un Fiorentina-Juve. E' una partita normale per loro, è vero che giocano contro una grande squadra, ma non attraversando un buon periodo vorranno sicuramente far bene. l campionato è lungo, e sanno ciò che lotteranno per salvarsi”.
“Corvino-Pradè? I risultati pendono dalla parte del primo”
Ha anche aggiunto: “Il Lecce mi piace, soprattutto perchè si è rivelata comunque una squadra con un''identità. Corvino sceglie sempre giocatori adatti alla causa e al campionato che dovrà fare il Lecce. Sono in un momento di calo, nonostante fossero partiti molto bene. Chi ha fatto meglio tra Corvino e Pradè a Firenze? Probabilmente adesso i risultati pendono dalla parte di Corvino. Anche Pradè è però un direttore sportivo, che ovunque è andato ha lasciato sempre il segno. Li considero entrambi de grandi personaggi del calcio italiano”.
“Palladino ha dimostrato di essere un allenatore duttile”
Ha poi concluso parlando di Palladino: “Può ancora far meglio. Finalmente ha trovato la quadra della squadra: è riuscito a cambiare un modulo in corsa. Giù all'inizio va ammesso che è stato bravo a cambiare subito, non era facile cambiare immediatamente un credo calcistico come il suo”.