Quella Conference League che rischia di diventare una scusa. La rosa della Fiorentina deve essere rinforzata, con o senza Europa
Ormai da diversi giorni in casa Fiorentina c'è grande attesa per quello che sarà il verdetto della UEFA in merito all'esclusione della Juventus dalla prossima Conference League. Qualora i bianconeri venissero estromessi dalla competizione, a prenderne il posto sarebbe proprio la squadra di Vincenzo Italiano e cambierebbero molte cose.
In primis la presenza di un preliminare ad agosto, ovvero un appuntamento cruciale da dentro o fuori con il peso della preparazione ancora sulle gambe come l'anno scorso col Twente. E poi il numero di partite che, immaginando un percorso lungo della Fiorentina, sarebbe nettamente superiore rispetto al solo campionato. Ma in virtù di questi fattori, quanto e come cambierebbe il mercato viola?
Difficile a dirsi, perché in verità la linea da seguire dovrebbe essere la stessa. Vero che con il solo campionato basterebbe una rosa più corta, ma è vero anche che se si vuole migliorare il piazzamento dell'anno scorso la squadra va rinforzata a prescindere. Ecco perché la Conference League rischia di diventare una scusa, ed ecco perché non si può pensare di fare un mercato al ribasso in caso di mancata partecipazione. L'obiettivo della Fiorentina deve essere tornare nelle prime sei posizioni del campionato e per farlo servono giocatori forti, con o senza Europa.