Manca la (quasi unica) fonte di gioco della Fiorentina e allora Muriel si reinventa fantasista
Quella di ieri era la prima assoluta della Fiorentina senza Federico Chiesa, cioè senza il suo talento di riferimento, nonché quasi unica fonte di gioco. Il "palla a Chiesa e vediamo che combina" è un tormentone un po' troppo ripetuto nel corso della stagione, anche perché il regista Pioli non ce l'ha e per il resto la sua squadra ha faticato quasi sempre a creare gioco. Almeno fino all'arrivo di Muriel, che ha dato un altro punto di riferimento importante là davanti. Ieri il colombiano si è trovato un po' a predicare nel deserto, nonostante un Simeone che era andato a segno subito a inizio partita. Il 29 viola si è quasi trasformato in fantasista allora, mandando in porta prima il Cholito e poi Benassi, incappati però nei miracoli di Sirigu. Una versione nuova di Muriel, che da gennaio si è aggiunto anche come bomber al fianco di Chiesa e Simeone.