​​

Su Repubblica il pezzo di approfondimento di Stefano Cappellini si concentra sul coraggio di Palladino:

"Abbiamo una squadra. E che squadra. Contro ogni previsione, contro i ritardi del mercato, gli infortuni, i cambi di modulo è sbocciata una Viola inattesa. La grandezza della partita con il Genoa sta nella convinzione che una partita così, nelle stagioni precedenti, l'avremmo pareggiata o persa negli ultimi dieci minuti, magari per colpa di un contropiede malandrino.

Onore e merito a mister Palladino, troppo presto beccato da una parte della critica. Trattato come un esordiente alle prese con una missione troppo più grande di lui, ha dimostrato di sapere dove mettere le mani. Qualcuno ha parlato di umiltà, coraggio è meglio. Ne serve tanto per rimangiarsi il modulo difensivo con cui era partito, per mettere fuori il capitano delle ultime stagioni, per dare fiducia a un ragazzino come Comuzzo.

Poi c'è il fenomeno De Gea: complimenti a chi ha avuto l'idea di portarlo a Firenze dopo un anno di inattività. Da troppo tempo non si vedeva un calciatore della Fiorentina capace di prodezze simili. Ce lo meritavamo".

Dai mugugni dell'ambiente e l'equivoco Biraghi all'esplosione di ottobre: la fluidità e i meriti di Palladino, che ha due vantaggi su Juve e Milan
C'è molto di Raffaele Palladino, checché ne dica lui stesso, dietro allo splendido mese di ottobre della Fiorentina, c...

 


💬 Commenti (5)