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Si temeva una deconcentrazione da Coppa Italia, con qualche scelta un po' troppo al risparmio in sede di formazione. Invece è stata più o meno la solita Fiorentina, scrive La Nazione nell'editoriale di Cosimo Zetti, un po' a sprazzi ma tutto sommato sul pezzo. Quella di ieri è stata una versione sfortunata, sprecona in molti frangenti, ma che ha messo in mostra il marchio di fabbrica del gruppo di Italiano: la capacità di non mollare mai, di non rinunciare mai alle proprie possibilità e di segnare spesso e volentieri in inferiorità numerica, come fatto nei due turni precedenti di Coppa Italia ma anche a Cagliari. Immeritata la doccia fredda dell'ultimo istante firmata da Defrel.


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