Contenti sì, ma non ciechi: i gol della Fiorentina contro il Rapid sono arrivati per caso e la rosa è ancora incompleta. Nico onora la 10 con classe, Nzola in ritardo fisso
L’obiettivo fondamentale per non buttare alle ortiche già mezza stagione, era passare il turno ed entrare nei gironi di Conference League. Obiettivo centrato. Ma la felicità per il successo raggiunto con fatica e sofferenza, tanta, troppa, non deve offuscare le lacune della Fiorentina, del suo gioco e del suo allenatore.
I due gol sono arrivati per caso. Un fortunato rimpallo su un appoggio assassino di un difensore del Rapid verso il proprio portiere e un rigore per un braccio distante dal corpo. Insomma, la Fiorentina non è riuscita a segnare al Rapid, squadra di caratura nettamente inferiore, neanche un gol grazie ad una propria azione manovrata in due partite. La rosa è incompleta ed eliminare questo problema spetta alla società nelle poche ore che ancora restano per il mercato. Il gioco è statico e poco fantasioso. I centravanti non riescono a segnare (solo colpa loro?). E questo è un dilemma per Italiano. Insomma contenti sì, molto. Ma non ciechi.
Ranieri – 7 – In coppia con Milenkovic sbroglia situazioni di pericolo senza cali di concentrazione. Offre sempre una sponda ai compagni.
Gonzalez – 10 – 10 perché i suoi due gol ci portano in Europa. 10 per aver salvato la stagione. 10 come il numero che porta sulle spalle ed onora con giocate di classe. Dialogo difficile con chi a mala pena controlla il pallone.
Nzola – 3 – Puntualmente anticipato sulle palle contese. Gli capitano tre occasioni da gol clamorose che, altrettanto clamorosamente, sbaglia.
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