Egoismo e record di fuorigioco: non il miglior momento di Kean. Ed è proprio adesso che va sostenuto
Contro l'Udinese ha ritrovato il gol su rigore (e comunque non era scontato visti i precedenti), ma che Moise Kean non stia attraversando il suo miglior momento non è un mistero. L'attaccante della Fiorentina è rimasto a secco contro Bologna e Cagliari, e persino nella goleada contro il LASK in Conference. Ma non è solo questione di numeri.
Un po' troppo egoista
Quello che abbiamo visto ultimamente è un Kean nervoso, che cerca il gol freneticamente e s'incaponisce quando gli arriva il pallone. Palladino l'ha fatto capire: basta giocate individuali quando c'è un compagno meglio posizionato da poter servire. Il mancato assist a Sottil contro l'Udinese è stata solo l'ultima di una serie di circostanze in cui Kean ha mancato l'assist per cercare la gioia personale.
Record di fuorigioco
E poi ci sono quei dannati fuorigioco, già 26 per Kean considerando solo il campionato (tant'è che la Fiorentina, con 41 volte, è la squadra più pizzicata in posizione irregolare in Serie A). Una statistica che ci può stare per un attaccante che gioca costantemente sulla linea dei difensori, ma per un ulteriore salto di qualità l'ex Juventus e Psg dovrà in tutti i modi migliorare questo dato.
Sosteniamo Kean, ora più che mai
Non il miglior momento di Kean, dicevamo, e i motivi li abbiamo spiegati. Detto questo, resta fuori discussione il valore di un attaccante che ha già raggiunto la doppia cifra (l'ultimo italiano a riuscirci in maglia viola era stato Chiesa) e che a Firenze non si vedeva da un po'. Bisogna portare pazienza, ricordare che parliamo di un ragazzo di soli 24 anni e sostenerlo soprattutto adesso: la Fiorentina ha troppo bisogno del Moise on fire.