Cosa ci dice l'ingresso di Fagioli al Meazza: un nuovo grattacapo per Palladino da inserire in uno scacchiere già affollato
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Inter-Fiorentina 2-1, minuto 66: forse con qualche minuto di ritardo visto l'andazzo, Palladino pesca Zaniolo e Fagioli dalla panchina, per provare a dare dinamicità ad una squadra troppo bloccata per volere stesso dell'allenatore, che ha dato fiducia alla formazione del giovedì uscita vittoriosa dal Franchi. La partita della Fiorentina, seppur in minima parte, cambia drasticamente: si passa da un catenaccio e palla avanti alla “spera in Dio”, ad un gioco un po' più ragionato dove la chiave di volta altri non può essere che Fagioli stesso.
Nicolò Fagioli, al Meazza, ha agito quasi da trequartista se si tiene conto della posizione media del nostro nuovo numero 44. Lui, che ha caratteristiche (ed esperienza) prettamente da regista basso, è riuscito nel dare più verticalità alla squadra cercando più volte Kean, col quale ha anche condiviso lo spogliatoio alla Juventus a partire dalle giovanili. Proprio nelle giovanili, Fagioli agiva prettamente da trequartista, un numero 10 tecnico che predilige l'assist prima del gol: col salto tra i grandi, poi, si è definitivamente consacrato sulla linea della mediana come pivot basso, dal quale passano tutti i palloni della squadra.
Indole da giochista che non ha perso nemmeno nell'uscita al Meazza: nei suoi 30 minuti scarsi, ha toccato più palloni di tutti gli altri centrocampisti viola (eccezion fatta per Mandragora), anche più di Beltran che doveva teoricamente essere il collante tra centrocampo e attacco dei viola. Di dubbi ne sono rimasti pochi: Fagioli si è candidato seriamente ad un posto da titolare, e questo pone un interrogativo sugli interpreti che Palladino sceglierà a partire da domenica, contro il Como.
Il centrocampo di Palladino, tenendo conto di chiunque scenda in campo fra mediana e trequarti, conta 5 interpreti: due sulla linea arretrata e tre sulla trequarti, con l'interprete alto a sinistra più di sacrificio (ruolo prima ricoperto da Bove e poi da Folorunsho). Oltre al già citato Folorunsho, virtualmente sicuro del posto per il suo apporto alla squadra, avanzano 4 posti per ben 10 interpreti: Adli, Cataldi, Mandragora, Richardson, Ndour più arretrati, e Beltran, Gudmundsson, Zaniolo e Colpani sulla trequarti. E Fagioli?
Fagioli dà il lusso a Palladino di avere delle alternative valide: può giocare con assetto più difensivo rinfoltendo la mediana o può puntare sull'estro e sulla tecnica con più giocatori offensivi. Starà al mister trovare la quadra di questo lieto grattacapo.