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Nello scorso mercato di gennaio la campagna acquisti della Fiorentina è stata di quelle importanti. Sono arrivati diversi giocatori in riva all'Arno: tra di loro c'è anche Alfred Duncan, arrivato dal Sassuolo per 15 milioni di euro. Su esplicita richiesta di Beppe Iachini, che infatti nella seconda parte della scorsa stagione l'ha utilizzato in modo continuativo come mezzala del suo 3-5-2.

L'inizio di questa stagione, però, ha visto Duncan precipitare nelle gerarchie del tecnico viola: gli arrivi di Amrabat e Bonaventura, in tal senso, gli hanno chiuso molti spazi. Tolta la prima partita contro il Torino, in cui è rimasto in campo fino al fischio finale, nelle altre sei sfide il ghanese ha raccolto 16' in due uscite (Sampdoria e Roma). Un utilizzo non all'altezza delle aspettative, visto soprattutto che l'ex Sassuolo è stato fortemente voluto da Iachini. 

Con l'avvicendamento sulla panchina della Fiorentina tra l'allenatore marchigiano e Prandelli, tutto si è riazzerato a livello di gerarchie. E anche Duncan spera di convincere il tecnico di Orzinuovi, tramite il lavoro settimanale, a concedergli fiducia. Il cambio di modulo potrebbe fare al caso suo, a maggior ragione se alla fine si dovrebbe optare per il 4-2-3-1. Nei due di centrocampo possono giocare soltanto Amrabat e Pulgar, oltre allo stesso ghanese. Uno stimolo in più per l'ex Sassuolo, che dovrà dimostrare di non patire l'etichettà di "mister 15 milioni di euro" che gli è stata affibbiata. 


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