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Sarà certamente più facile e fisiologico innamorarsi del giovane e del nuovo che avanza ma nel caso di Dusan Vlahovic il sentimento è un po' più oggettivo del solito, perché le sensazioni che arrivano dall'America sono di quelle importanti. Già contro il Chivas il giovane serbo aveva sfiorato il gol e colpito una traversa pazzesca, ieri oltre alle due conclusioni pericolosissime (una sventata dal portiere Martinez, l'altra a fil di palo) è passato anche un altro messaggio e cioè che il classe 2000 è pronto. Pronto a fare la guerra con chiunque e a giocarsela con e contro quelli veri: ieri per dire, in marcatura su di lui c'era un certo Mustafi, uno che ha solamente vinto un Mondiale a 22 anni. Vlahovic ha retto bene, sostenuto da un fisico imponente abbinato ad una tecnica a dir poco intrigante. La Fiorentina ha un centravanti vero in casa, uno che obbligherà a tutta una serie di riflessioni in sede di mercato: siamo sicuri che non possa già fare comodo a questa Fiorentina? Nel caso forse, un nove d'esperienza (alla Llorente appunto) potrebbe forse davvero rappresentare la soluzione migliore; se invece si vorrà puntare su altro, la cosa fondamentale è una sola: che Vlahovic vada a giocare in prestito, possibilmente in Serie A, magari con previo rinnovo di contratto.


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