Calamai: “Italiano aveva logorato, giusto cambiare. Con Kean finalmente Cabral, Jovic e Nzola sono ricordi. La Fiorentina deve cercare di vincere la Conference League”
Nel proprio editoriale per Il Brivido Sportivo, il giornalista e tifoso viola Luca Calamai ha presentato l’avvio di stagione della Fiorentina, proiettandosi anche ai possibili obiettivi della squadra viola.
‘Inizio di stagione deludente, ma ci può stare perchè…’
“È stato giusto cambiare guida tecnica, Vincenzo Italiano si era logorato e aveva logorato. La Fiorentina di Italiano è un ricordo, che magari provoca anche qualche piccolo rimpianto. Si riparte da una squadra che nelle ultime tre stagioni ha conquistato l’Europa, che si chiama Conference League e merita comunque rispetto. Chi parla di Coppetta è fuori strada. L’inizio di campionato non è stato brillante, anzi, la parole giusta è ‘deludente’. Ci può stare, oltre all’allenatore sono arrivati anche tanti nuovi calciatori. Alcuni sono stati buttati in campo contro il Monza dopo essere sbarcati a Firenze poche ore prima”.
‘Con Kean i precedenti attaccanti viola sono nel libro dei ricordi’
“Pantaleo Corvino, che di squadra ne ha costruite tante in carriera e alcune anche niente male, ricorda sempre che un direttore sportivo può sbagliare moglie ma non portiere e centravanti. Seguendo questo ragionamento possiamo affermare che la Fiorentina stavolta parte bene. Il ds Pradè, per la prima volta alla guida da responsabile della campagna acquisti, ha garantito a Palladino un vero numero uno in porta. De Gea era fermo da più di un anno ma è bastato ammirarlo nella sfida contro la Puskas Akademia in Ungheria per restarne innamorati. È un fuoriclasse e garantisce alla squadra la personalità di cui il reparto arretrato viola ha assoluto bisogno. Questo non vuol dire cancellare Pietro Terracciano, che ora diventa il numero 12 più forte del campionato. Tra i pali la Fiorentina è messa bene, e possiamo sorridere per il ruolo di bomba. Kean ha conquistato tutti in poco più di un mese, anche la Nazionale, ha segnato gol decisivi e può andare in doppia cifra abbondantemente. Dai tempi di Vlahovic la Fiorentina non aveva un cannoniere così importanti. Finalmente gente come Kokorin, Cabral, Jovic e Nzola può sistemarsi nel libro dei ricordi. Da dimenticare”.
“Fino a che punto la Fiorentina può alzare l’asticella? Palladino ha il parco tecnico giusto per conquistare la qualificazione alle Coppe. Per salire un gradino serve mettere le mani sull’Europa League, ma servirà che qualcuno dei nuovi acquisti faccia la differenza. E allora ecco che viene in prima fila il nome di Gudmundsson, il nuovo numero 10 della Fiorentina, che ha tutto per diventare una delle stelle della Serie A. L’islandese può andare tranquillamente in doppia cifra di gol e di assist: se riuscirà in questa impresa la Fiorentina può guardare in alto. E magari cercare di vincere finalmente quella Conference League che ci sta beffando da troppi anni. A Firenze manca un titolo da una vita, è l’ora si riaprire la sala dei trofei del club viola”.