Chapeau Palladino per i sonori schiaffoni dati a giro. Dopo le critiche giuste, ecco i meriti. L'ottimismo su tutti i migliori giocatori di casa Fiorentina

La Fiorentina di Palladino continua il suo ruolino di marcia entusiasmante contro le big del nostro campionato. A Firenze, quest'anno, hanno preso sonori schiaffi la Roma, l'Inter, la Juventus, la Lazio (battuta anche all'Olimpico), il Milan e l'Atalanta (0 tiri in porta totali nell'arco dei 90 minuti domenica scorsa!).
Chapeau, Palladino
Palladino è stato criticato quando era giusto (troppi sbagli, frazioni di gioco regalate ad avversari inferiori), ma ora va assolutamente sottolineato che, per ricordare una Fiorentina così vincente contro le squadre più forti della Serie A, bisogna andare indietro nella memoria addirittura di decenni.
Il merito? Di tutti. Di una società che tra estate e gennaio ha rivoluzionato la rosa, rendendola oggettivamente più forte; di un allenatore che ha avuto comunque sempre in mano la squadra, anche nei momenti più bui (nei quali di errori ne ha commessi in primis); di giocatori uomini prima che atleti, con un’eccellenza che spicca in assoluto e cioè quella di Moise Kean. Forse non esageriamo nel dire che, se fosse un pochino meno egoista (il Fagioli di domenica scorsa ne sa qualcosa), sarebbe già oggi tra i top assoluti del calcio mondiale?
Basta parlare di clausole e di mercato: servono le vittorie
Lo avevamo scritto la settimana scorsa e lo ribadiamo qui: sul mercato, sulla clausola di Kean, sul futuro di De Gea e degli altri campioni in casa Fiorentina bisogna essere ottimisti, come ha ricordato Palladino, perché la riconoscenza esiste anche nel calcio. Ma ora tutti, giocatori e mister compresi, sono concentrati su un unico obiettivo e, cioè, fare bene in quest’ultima parte di stagione, sia in campionato che in Conference League. D’altronde è quello che gli stessi tifosi viola vogliono, cioè, che si remi tutti dalla stessa parte.
Perché nulla ancora è stato fatto/raggiunto e solo un grande finale di stagione può regalare ai sostenitori gigliati un’annata migliore delle precedenti, che è poi l’unico obiettivo realmente dichiarato da Commisso in giù. Cattiveria vogliamo, per non rendere vana ed esagerata l’euforia attuale!