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Le novità sorte dalla prosecuzione delle indagini relative alle scommesse, in questo caso extra calcistiche, hanno portato anche al commento di Massimiliano Castellani, su Avvenire, che propone di associare azzardo e scommesse sul calcio e lancia un appello alla Figc per uniformarne l'illegalità: 

"Scommettere per il calciatore milionario, panchinaro o titolare che sia, non è un vezzo, ma un vizio, difficilmente estirpabile perché trattasi di “dipendenza da gioco d’azzardo” acclarata. C’eravamo appena ripresi dallo shock nazionale dello ‘psicodramma ludopatico’ dei due azzurri Tonali e Fagioli, che ecco che nella settimana di Pasqua arriva la notizia dei “12 apostoli” delle scommesse online su piattaforme illegali. Piccolo inciso: per noi le piattaforme che istigano al gioco d’azzardo sono tutte illegali e le finte pubblicità del comparto betting che appaiono e scompaiono ad arte nelle dirette delle partite delle pay-tv andrebbero abolite, oscurate per sempre. Chiediamo alla Giustizia Sportiva, alla Figc e al suo presidente Gravina di porre fine allo stillicidio delle giocate on-line da parte del professionismo calcistico italiano.

Pare che tutto il nuovo filone di indagine parta proprio dall’asse precedente di centrocampo Tonali-Fagioli e dai loro telefonini. E pare anche che per questo ennesimo scandalo ci saranno al massimo multe da autovelox da 250 euro. Pene irrisorie per gente che guadagna minimo 1000 euro al giorno anche solo per scaldare la panchina. Servirebbe un Var fuori dal campo che fischiasse in tempo reale le infrazioni quotidiane di questi lavoratori privilegiati dei campi, di pallone".

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