Le nostre PAGELLE: L'atteggiamento inaccettabile di Caceres e Amrabat non è quello comprato dal Verona. Qualcuno ha notizie di Castrovilli?
DRAGOWSKI: 6 La cosa paradossale è che con i piedi la gioca più lui di Castrovilli. Per il resto ha poco lavoro da svolgere, perché lo Spezia tira poco e sempre dentro, senza sue colpe particolari.
MILENKOVIC: 5,5 Piccoli non fa paura, ne fa un po’ di più Nzola che da quando entra semina un bel po’ di panico in una difesa viola ormai piena di paura. E alla fine anche il serbo partecipa alla frittata che rimette in parità l’incontro.
PEZZELLA: 6 Due minuti appena gli bastano per ritrovare addirittura la confidenza con il gol, poi amministra la difesa nell’affanno inatteso della Fiorentina. Ma ad un minuto dalla sostituzione rischia il pasticcio clamoroso su una rimessa laterale, è il preludio al finale di gara. 71’ Igor: 4,5 Tocca due palloni soli, su uno alza un campanile nell’area della Fiorentina, che poi favorisce il tiro vincente di Farias. Sull’altro serve a Nzola la palla del possibile 3-2, non c’è male come esordio stagionale.
CACERES: 4 La leggerezza e la deconcentrazione che mostra a volte è francamente imbarazzante e il gol di Verde è un caso emblematico. Da lì lo Spezia riapre una partita che aveva già perso dopo 5 minuti. Il problema è che quel livello di astrazione dal campo ce l’hanno anche i suoi compagni.
LIROLA: 5,5 Il solito calciatore da vorrei ma non posso. O meglio, all’inizio può anche e infatti serve un bell’assist a Biraghi per la rete del raddoppio. Poi sparisce insieme ai degni compagni e Gyasi a tratti lo impaurisce anche alle spalle.
CASTROVILLI: 4,5 Non si vede mai, quando si vede tendenzialmente la passa ai centrocampisti dello Spezia. Non sprinta, non inventa, non amministra il pallone… francamente irriconoscibile. 77’ Callejon: s.v.
AMRABAT: 5 Non è questo il giocatore che ha comprato la Fiorentina: non è ben chiaro che ruolo abbia ma di sicuro non incide mai, trotterella, porta il pallone ma non inventa e non interdice neanche più di tanto. Urge intervento per non sprecare l’investimento più importante di Commisso.
BONAVENTURA: 5,5 Il più propositivo del centrocampo viola, si vede che ha voglia di andare e di entrare in area ma si scontra spesso con la difesa spezzina e una lucidità non proprio al top. Alla lunga però ingaggia più un duello verbale con l’arbitro Manganiello che con la porta di Provedel. 77’ Pulgar: s.v.
BIRAGHI: 6 I primi cinque minuti sono da quasi da top player, con un assist da corner e il gol del raddoppio. Poi metterà sì e no un altro paio di cross in tutta la partita. Certo in una Fiorentina che ha atteso lo Spezia per 85 minuti era difficile immaginare troppe proiezioni offensive.
RIBERY: 5 Tiene il pallone, tanto, lo perde quasi mai ma di tocchi illuminati stavolta non se ne vedono. Anche nel suo caso non è ben chiaro quale tipo di supporto dia o possa dare al centravanti di turno, con cui puntualmente non duetta.
VLAHOVIC: 5 Un bel tacco a liberare Lirola sull’azione del raddoppio, poi sparisce dal campo. Si accartoccia malamente sull’unica palla giocabile in area di rigore e per il resto è una manna dal cielo per la difesa dello Spezia. 71’ Cutrone: 5,5 Venti minuti della solita voglia che però non porta mai da nessuna parte. Ha un pallone nello spazio poco prima del pari ma lo regala a Provedel con un cross lento.
MILENKOVIC: 5,5 Piccoli non fa paura, ne fa un po’ di più Nzola che da quando entra semina un bel po’ di panico in una difesa viola ormai piena di paura. E alla fine anche il serbo partecipa alla frittata che rimette in parità l’incontro.
PEZZELLA: 6 Due minuti appena gli bastano per ritrovare addirittura la confidenza con il gol, poi amministra la difesa nell’affanno inatteso della Fiorentina. Ma ad un minuto dalla sostituzione rischia il pasticcio clamoroso su una rimessa laterale, è il preludio al finale di gara. 71’ Igor: 4,5 Tocca due palloni soli, su uno alza un campanile nell’area della Fiorentina, che poi favorisce il tiro vincente di Farias. Sull’altro serve a Nzola la palla del possibile 3-2, non c’è male come esordio stagionale.
CACERES: 4 La leggerezza e la deconcentrazione che mostra a volte è francamente imbarazzante e il gol di Verde è un caso emblematico. Da lì lo Spezia riapre una partita che aveva già perso dopo 5 minuti. Il problema è che quel livello di astrazione dal campo ce l’hanno anche i suoi compagni.
LIROLA: 5,5 Il solito calciatore da vorrei ma non posso. O meglio, all’inizio può anche e infatti serve un bell’assist a Biraghi per la rete del raddoppio. Poi sparisce insieme ai degni compagni e Gyasi a tratti lo impaurisce anche alle spalle.
CASTROVILLI: 4,5 Non si vede mai, quando si vede tendenzialmente la passa ai centrocampisti dello Spezia. Non sprinta, non inventa, non amministra il pallone… francamente irriconoscibile. 77’ Callejon: s.v.
AMRABAT: 5 Non è questo il giocatore che ha comprato la Fiorentina: non è ben chiaro che ruolo abbia ma di sicuro non incide mai, trotterella, porta il pallone ma non inventa e non interdice neanche più di tanto. Urge intervento per non sprecare l’investimento più importante di Commisso.
BONAVENTURA: 5,5 Il più propositivo del centrocampo viola, si vede che ha voglia di andare e di entrare in area ma si scontra spesso con la difesa spezzina e una lucidità non proprio al top. Alla lunga però ingaggia più un duello verbale con l’arbitro Manganiello che con la porta di Provedel. 77’ Pulgar: s.v.
BIRAGHI: 6 I primi cinque minuti sono da quasi da top player, con un assist da corner e il gol del raddoppio. Poi metterà sì e no un altro paio di cross in tutta la partita. Certo in una Fiorentina che ha atteso lo Spezia per 85 minuti era difficile immaginare troppe proiezioni offensive.
RIBERY: 5 Tiene il pallone, tanto, lo perde quasi mai ma di tocchi illuminati stavolta non se ne vedono. Anche nel suo caso non è ben chiaro quale tipo di supporto dia o possa dare al centravanti di turno, con cui puntualmente non duetta.
VLAHOVIC: 5 Un bel tacco a liberare Lirola sull’azione del raddoppio, poi sparisce dal campo. Si accartoccia malamente sull’unica palla giocabile in area di rigore e per il resto è una manna dal cielo per la difesa dello Spezia. 71’ Cutrone: 5,5 Venti minuti della solita voglia che però non porta mai da nessuna parte. Ha un pallone nello spazio poco prima del pari ma lo regala a Provedel con un cross lento.
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