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L’1-0 dell’andata potrebbe anche bastare. A consegnare alla Fiorentina l’accesso ai quarti di finale di una competizione europea che manca dalla stagione 2014/15, quando la formazione allora allenata da Vincenzo Montella venne eliminata in semifinale dal Siviglia. A differenza, però, del turno precedente, il ritorno della sfida di giovedì non sarà del tutto scontato. I gol di differenza questa volta non danno infatti quel margine di sicurezza che i quattro rifilati al Braga avevano garantito.

A Sivas, dunque, la Fiorentina dovrà guardarsi le spalle. Perché se è vero che il tasso tecnico dell’avversario è molto inferiore a quello della squadra di Italiano, le insidie potrebbero non mancare. A cominciare dal luogo dove si svolgerà l’incontro, a quasi 3000 km da Firenze ad un’altezza che sfiora i 1300 mt slm. Situata nell’Anatolia centrale, la città di Sivas, che ospita poco meno degli abitanti del capoluogo toscano, presenta inoltre un clima più rigido per questa stagione. A prescindere dai fattori ambientali, i Viola se la dovranno comunque vedere con una squadra che cerca nell’Europa un’altra via per riscattare una stagione deficitaria in campionato.

Ai margini della zona retrocessione, e reduci anche dall’ultima sconfitta per 0-3 contro una diretta concorrente, i giocatori di Çalimbay hanno dimostrato nella sfida di andata di saper soffrire senza per forza capitolare. Anzi, in almeno un paio d’occasioni, si sono resi pericolosi, soprattutto dai calci da fermo, centrando anche una traversa. Massima attenzione e rispetto quindi per una squadra che certo non arriva al secondo round con i favori del pronostico, ma avrà l’opportunità di giocarsela davanti alla propria gente.

Giovedì sarà probabile aspettarsi anche una squadra più votata all’attacco, sicuramente in misura maggiore rispetto alla gara del ‘Franchi’, quando era chiara l’intenzione di non voler subire reti. La girata di Barak, però, ha consegnato alla Fiorentina la chance di giocarsela un po’ come il ritorno contro il Twente, quando i Viola riuscirono a strappare uno 0-0 valido per entrare nella Conference. Una Coppa alla portata, che ha però nel Sivasspor un ostacolo all’apparenza facile da aggirare, ma solo se affrontato con le giuste precauzioni.

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