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Bonaventura esulta sotto la Fiesole. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Bonaventura esulta sotto la Fiesole. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Pochi minuti fa il centrocampista della Fiorentina Giacomo Bonaventura, tornato dopo tanti anni in Nazionale grazie alla convocazione di Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa direttamente da Coverciano. Questi alcuni temi trattati dal classe ’89:

"Mi sono messo in testa di fare bene, giorno dopo giorno. Di allenarmi, fare del mio meglio, cercare sempre di migliorare perché si può migliorare anche a 34 anni. Questo è ciò che ho in testa, fare bene e vivere giorno per giorno. Se le mie caratteristiche possono portare elementi in più? Da ciò che ho visto in questi giorni il modo di giocare del mister è simile a quello di Italiano. Poi ci sono dettagli, cose diverse, ma a grandi linee un po' si assomigliano. Questo modo di giocare si può attuare con un centrocampo dinamico, c'è bisogno di pressare ma anche andare in area e fare gol. Stiamo lavorando col mister, ci sta facendo vedere diverse situazioni e crediamo di poter fare bene".

Ha poi continuato: "Spero di segnare ancora, sicuramente gioco in una posizione più vicina alla porta e spero di continuare così. Sono stato convocato tante volte, la prima volta 10 anni fa, ho avuto qualche difficoltà con la Nazionale ma ho sempre cercato di fare del mio meglio. Sono venuto qui cercando di dare tutto me stesso, la Nazionale è il sogno di chiunque. Poi ci sono cose nel calcio che dipendono da te, ma non tutto dipende da te. Io ho cercato di dare il massimo, il passato è passato, sono contento di essere qui. Perché negli ultimi 10 anni non sono mai stato chiamato? Non me lo sono mai chiesto, io ho sempre cercato di fare del mio meglio. All'inizio c'erano giocatori molto esperti, poi col passare degli anni s'è sempre un po' ringiovanita la rosa. Ma io non ho mai mollato, ho sempre cercato di fare il massimo col club per tornare".

Il paragone con Bellingham: ”I paragoni li lascio fare a voi, ognuno ha una storia e un carattere. Per me essere qui a 34 anni è una grande soddisfazione. Mi alleno, vado a letto presto e faccio tutto ciò che serve per fare bene. Il calcio è la mia passione, ci tengo a fare le cose fatte bene”.


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