Da Bre-palo a nemmeno più palo. La discesa di Brekalo e quelle aspettative mai veramente rispettate
Durante il primo corso di Italiano sulla panchina della Fiorentina, ci fu una sconfitta che scombussolò l’ottima prima parte di stagione dell’allore neotecnico viola. Un imprevisto 4-0 subito a Torino che portava, fra le altre, la firma di un certo Josip Brekalo, esterno offensivo croato che Urbano Cairo aveva ottenuto con un buon prestito con diritto di riscatto dalla Bundesliga. E quella prima stagione italiana di Brekalo fu veramente impressionante, con una quantità di gol e assist da far invidia a quasi tutti gli esterni dell’attuale Fiorentina.
Il suo ritorno in Serie A
Poi la voglia di Champions League con il Wolfsburg, la decisione di tornare in Germania ma infine anche il sogno infranto: Brekalo resta appiedato, vanificando così quella che sarebbe stata la possibilità di diventare un top del Toro. L’occasione di tornare in Italia, a quel punto, si tinge di Viola, con il club di Commisso che lo fa suo per una cifra decisamente modesta. L’amore fra il croato e Italiano, però, stenta a sbocciare, soprattutto per il numero di esterni che circolano dalle parti di viale Manfredo Fanti.
Prima almeno era palo…
Brekalo gioca, anzi, all’inizio giochicchia - quasi sempre da subentrato - ma purtroppo per lui diventa subito un meme. Nelle sue prime gare in Viola, infatti, colpisce una cosa come tre/quattro pali, segno che vede la porta, ma anche della sua mira piuttosto annebbiata. Per trovare la prima gioia, dovremo aspettare la terza stagione di Italiano, quando l’ormai “Bre-Palo” trafigge la rete dei campioni d’Italia, valida poi per una vittoria di spessore. Ma adesso, qualche mese dopo, la realtà è ben diversa.
Con il Parma un altro blackout
Contro il Parma, Italiano lo ha rilanciato dall’inizio, fino al cambio avvenuto all’intervallo con i suoi sotto per 2-0 da una formazione di Serie B. Evanescente, apatico, fuori dal gioco e talvolta pure dagli schemi. Attualmente occupa l’ultima posizione nelle gerarchie degli esterni viola, dietro pure ad un ritrovato Sottil. I tanti pali colpiti sono già un lontano ricordo, così come le sue chances di titolarità nei match che contano. Brekalo, un po’ come Mandragora - per fare un parallelismo con un altro della rosa -, è in caduta libera. E a questo punto, non è affatto improbabile la sua cessione nel mercato di riparazione.