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Sempre nel corso della sua intervista per Fiorentinanews.com, l'ex centrocampista della Fiorentina Gaetano D'Agostino ha parlato della sua annata a Firenze e ci ha detto la sua sul futuro di Federico Chiesa:

Iachini può essere l’allenatore giusto anche per l’anno prossimo? Che rapporto ha avuto con lui per quei pochi mesi a Siena?  

“Adesso Iachini è diventato un mio collega, lo stimo molto e quei pochi mesi a Siena mi ha dato tanto. Degli allenatori parla la storia, e mister Iachini è sempre stato abituato a salvarsi. Se si alza l’asticella, automaticamente aumenta la pressione e le aspettative di tutto l’ambiente. Sarà la società a dover decidere sul da farsi”.  

 Spinazzola ed un futuro alla Fiorentina? Avete giocato insieme in B col Siena, come lo valuti come giocatore? 

“Ai tempi del Siena Leonardo giocava esterno d’attacco, poi è stato arretrato nel ruolo di terzino. Ha una buona forza e un’ottima tecnica. Se sta bene per me è uno dei migliori interpreti del ruolo che abbiamo in Serie A”. 

L’anno in viola con Mihajlovic: il ricordo più bello? 

“Oltre ai gol ricordo con piacere l’accoglienza dei tifosi viola. Firenze è una città fantastica, dove si respira il calcio anche per le strade della città. A Udine gli anni più belli, ma per un passionale come me Firenze era la piazza giusta. Sarei voluto rimanere per tre/quattro anni, come fatto in precedenza ad Udine, per fare grandi cose con la Fiorentina, ma non mi è stato concesso. Sono state dette cose inesatte sulla mia infiammazione al ginocchio, ma nonostante tutto feci comunque cinque gol in venti presenze. Mi sarebbe piaciuto aver avuto la possibilità di continuare la mia avventura con la maglia viola”. 

Il Real Madrid era interessato a te nell’estate del 2009. Quanto è difficile per un giocatore come Chiesa dire di “no” ad un top club? 

“Sono due storie diverse. Io ero all’apice della mia carriera ed avevo raggiunto la maturità calcistica. Chiesa è ancora giovane, e non so se è pronto per giocare in una big europea. Per farlo deve riuscire a fare almeno dieci/dodici gol a campionato, e questo significa diventare determinante negli ultimi trenta metri di campo. Lui per caratteristiche è un generoso, ma per essere pericoloso deve imparare a non intestardirsi in dribbling lontani dalla porta avversaria. Detto questo, non è difficile dire di no ad un top club. È una scelta importante, ma Chiesa può sicuramente diventare una bandiera della Fiorentina. Dovrà esser bravo Commisso a parlare col giocatore e a costruire una squadra all’altezza”. 

Ripresa del campionato? La Serie A e la Lega Pro del suo Lecco sono pronte per ripartire? 

"C’è molta confusione a riguardo. Personalmente penso che faranno di tutto per far ripartire la Serie A e probabilmente anche la B. Per noi di Lega Pro invece non è così semplice. Non penso che il nostro campionato sia in grado di ripartire perché non tutte le strutture sono in grado di garantire la sicurezza sanitaria fondamentale in quest’emergenza".   

 

 


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