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A fine giugno aveva prolungato di un nano, sfruttando l'opzione messa lì dal contratto e a breve dovrebbe fare il bis, stavolta però arrivando al 2027 (con ingaggio rivisto però al ribasso): per Christian Kouame sembra proprio esserci gran fiducia da parte dello staff dirigenziale viola. A partire da Pradè che lo portò a Firenze a inizio 2020 quando l'ivoriano doveva ancora recuperare dall'infortunio al crociato.

Cinque anni in viola, senza però mai lasciare il segno

E dire che di prove o giocate da stropicciarsi gli occhi Kouame non è che ne abbia disseminate nei suoi 5 (-1) anni di Fiorentina. Sì tanto impegno (e ci mancherebbe altro, anche se per qualcuno non è scontato manco quello) ma doti tecniche rivedibili, titolare in entrambe le finali di Conference e “soldato di fiducia” a quanto pare anche degli allenatori. Italiano se lo sarebbe portato anche in guerra (ma non a Bologna), Palladino l'ha promosso addirittura capitano ad Empoli. 

Quando il rinnovo non è sinonimo di titolarità

Consensi su consensi insomma per il buon Christian, che così come Terracciano dovrebbe essere blindato. Secondo una strategia piuttosto sui generis, mirata a tenersi strette due seconde linee. E con Quarta che dopo il suo rinnovo fino al 2028 ha perso a sua volta il posto…

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