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Due vittorie e la classifica è tornata buona, tanto che qualcuno, adesso, comincia addirittura a guardare al quarto posto. E’ il calcio, è la Serie A, un campionato, mai come quest’anno, livellato verso il basso, dove le grandi, Juventus e Napoli a parte, non sono grandi. L’Inter che perde punti a Verona, il Milan che perde in casa, la Roma quasi nella seconda parte della classifica, la Lazio di Inzaghi che non ha continuità. Ecco che per Fiorentina, Atalanta e magari anche Torino potrebbe essere la stagione delle recriminazioni. Perché la sensazione è che con poco di più, davvero, qualcosa di importante potrebbe ancora essere ottenuto.

C’è il mercato di gennaio, tra poco, ma appare inutile illudere la gente, chi spera in ‘colpi’ che cambino il corso della stagione ne rimarrà deluso. Qualcosa in casa viola accadrà, specialmente in attacco, vedremo di quale valore saranno gli innesti. Intanto la squadra (che continua a non giocare bene) sembra essersi ritrovata dal punto di vista dello spirito, del carattere. Sembrano essersene andate, con la vittoria sull’Empoli, le paure che sembravano imperversare all'interno di una formazione giovane e con poco carattere. Nel pallone, alle volte, basta una vittoria per riavvolgere il nastro. E così sembra essere andata.

La Fiorentina potrebbe aver preso l’ultimo treno possibile per lottare per l’Europa, nel momento più delicato della stagione. E adesso, contro il Parma al Franchi, avrà la grande occasione di fare un filotto che potrebbe proiettarla ancora più su. Il calendario sorride alla squadra di Pioli, determinata più che mai a chiudere il 2018 nel modo migliore possibile.

Proprio quel 2018 che ha segnato, in modo indelebile, una squadra, uno spogliatoio, una intera città con la prematura scomparsa del suo capitano: Davide Astori. Ogni partita, ogni vittoria, viene dedicata a lui. I compagni di squadra non lo dimenticano e non li dimenticheranno mai. Uno stimolo ancora superiore per ottenere quei risultati che, questo gruppo, anche nel momento più difficile non ha mai dato la sensazione di voler abbandonare. Bravo anche Pioli, per la seconda volta da quando è a Firenze, a tenere in piedi la baracca quando la ‘crisi’ sembrava ormai aperta e già si parlava di un cambio di allenatore. Siamo sicuri che a pochi giorni di distanza, se la Fiorentina dovesse battere il Parma, si tornerebbe a parlare di rinnovo e di ‘sorpresa del campionato’. Ormai siamo abituati a questo calcio, a queste inversioni di giudizi, a seconda dei risultati. La verità è che questa è una squadra normale, con qualche ottima individualità e con un grande spirito e che, in un campionato mediocre come questo, potrà fino all’ultimo lottare per un posto in Europa.


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