Pradè e l'importanza di fare chiarezza su due situazioni che cominciavano ad essere ingombranti
Molti sono stati i temi toccati dal direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè nella conferenza stampa di fine mercato. In tanti non si sono trovati d’accordo sull’operato della Fiorentina in questa sessione di mercato, anche a fronte della fruttuosa cessione alla Juventus di Federico Chiesa. Su due passaggi soprattutto, che in questi ultimi giorni stavano diventando veri e propri tormentoni, Pradè ha finalmente tolto ogni dubbio e fatto chiarezza. Il primo riguarda la fascia da capitano indossata da Federico Chiesa nella sua ultima partita alla Fiorentina contro la Sampdoria. “A posteriori è stato un errore” ha detto il DS viola. Parte del tifo aveva impedito al giocatore di indossare per l’occasione la fascia di Davide Astori, ma questo non era bastato a placare le polemiche intorno alla scelta di Chiesa capitano. Un suo addio era immaginabile e la società ne era a conoscenza da tempo, ma almeno qualcuno ci ha messo la faccia per un errore evitabile.
Il secondo passaggio riguarda la vera e propria cessione di Chiesa: “In questo mercato bisognava essere creativi nelle trattative visto il periodo di crisi. Non potevamo fare meglio. Avevo consigliato alla famiglia Commisso questo affare da tempo, ma Rocco l’anno scorso lo voleva tenere a Firenze a tutti i costi”. Di certo non era prevedibile il periodo di crisi, ma il direttore sportivo della Fiorentina aveva già “annusato” una situazione irreversibile già un anno fa (quando la Fiorentina avrebbe potuto guadagnare anche di più dalla trattativa), a differenza del presidente viola che magari sperava di riuscire a convincere il giocatore in quest’ultimo anno. Ora è bene per tutti guardare al futuro di questa squadra, del quale Federico Chiesa non fa parte.