Un infortunio che può solo rallentare una crescita evidente. Il bilancio estremamente positivo dei primi mesi di Kayode con Italiano
La Fiorentina ha scoperto un’enorme risorsa, fin dal primissimo atto della sua stagione. Resta ancora impresso lo stupore generale nel vedere Michael Kayode titolare nella prima formazione ufficiale dell’annata calcistica, a ‘Marassi’ contro il Genoa. Poco più di quattro mesi dopo, parlare di sorpresa è diventato quanto di più superfluo nel descrivere il classe 2004, ormai certezza della Viola.
In buone mani anche senza Dodô
A settembre la Fiorentina perde Dodô, un infortunio non da poco, che ancora si fa sentire nel momento del bisogno. Dopo un primo mese estremamente convincente, è quella la chiave per far decollare definitivamente la stagione di Kayode. Il suo adattamento al gioco della squadra, sotto la guida di Italiano, è quasi immediato. Le caratteristiche del numero 33 viola si sposano bene: velocità, strapotere fisico, capacità di controllo delle mosse dell’avversario. Il tutto abbinato a una strana convivenza fra tranquillità e spregiudicatezza, che lo rende uno dei prospetti più interessanti del panorama italiano.
Peccato per lo stop
L’unica nota meno lieta della stagione di Kayode è l’infortunio rimediato contro il Cukaricki, che lo tiene out per un mesetto. Uno stop che gli nega la convocazione in Nazionale maggiore, come confessato poi dal ct Luciano Spalletti: “Lo avrei chiamato, poi si è infortunato…”.
Il suo rientro in brevissimo tempo nelle gerarchie di Italiano, tuttavia, fa capire che il periodo senza campo ha potuto soltanto rallentare una crescita evidente e costante. Lo testimonia anche il valore di mercato, aumentato fino a 12 milioni di euro (Transfermarkt). Insomma, sulla fascia destra la Fiorentina è in ottime mani, anche e soprattutto guardando al futuro, dopo il rinnovo del contratto fino al 2028.