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Col passare delle stagioni la sensazione che trasmette Riccardo Sottil è quella della promessa mancata, del prospetto mai sbocciato e destinato a diventare un grandissimo ‘se’. Classe ’99, a giugno il giocatore della Fiorentina compirà 25 anni ed è quindi nel pieno della carriera ma non ha mai dato la sensazione di poter imporsi come punto fermo in viola. Nella ‘trasferta’ del Castellani con l’Empoli Sottil ha toccato quota 100 presenze in maglia gigliata, numero importante ma che fa riflettere anche su quanto spazio sia stato dato ad un calciatore impalpabile per larghi tratti della propria esperienza in viola.

Numeri piatti a fronte di un ingaggio di tutto rispetto

8 gol e 9 assist: questo lo score del torinese. Quest’anno col Parma in Coppa Italia Sottil ha segnato una rete su rigore decisiva per il passaggio turno, lo scorso anno col Lech Poznan in Conference League un’altra marcatura importante, poi si deve risalire alla Coppa Italia 21/22 nel successo casalingo per 2-1 sul Benevento per trovare una marcatura pesante. In 3 stagioni e mezzo alla Fiorentina sono numeri insufficienti, a fronte soprattutto di uno stipendio attuale di 1,1 milioni di euro, una cifra molto importante.

Tanti stop e pochissima continuità. E il futuro?

Sottil ha forse trovato la maggiore continuità di rendimento nel prestito al Cagliari del 2020/2021, prima di saltare tantissime gare per un infortunio muscolare e venire controriscattato per 12,2 milioni di euro. Sì, perchè anche gli stop per problemi fisici sono stati un fattore considerevole: ben 62 partite perse in 4 stagioni, una media di 15 gare l’anno, tante, troppe. La posizione contrattuale alla Fiorentina del calciatore oggi è solidissima, un accordo fino all’estate del 2026 che fa dormire sonni tranquilli: senza dubbio però, salvo stravolgimenti oggi impensabili, il calciatore al termine dell’anno si troverà ancora di fronte ad un bivio.

 


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