Lirola e Dalbert, più di una cosa in comune e la necessità di cambiare marcia
Pol Lirola e Dalbert Enrique hanno più di una cosa in comune. Ovviamente il fatto di giocare come esterni, ma anche quello di essere arrivati quest'anno e soprattutto... di non aver ancora soddisfatto in pieno. Già, perché i due escono sempre dal campo con una valutazione che oscilla tra l'insufficiente e l'appena promosso. Mai qualcosa in più, mai un gesto degno di nota, sempre e solo il compitino e talvolta neanche quello. Decisamente poco in relazione alle aspettative, specialmente per quanto riguarda l'ex Sassuolo. Eppure, ci si potrebbe chiedere se la colpa di tutto ciò è totalmente imputabile a loro, oppure se c'è qualcos'altro. Perché se è vero che Lirola e Dalbert sono stati poco incisivi, è anche vero che qualche pallone interessante in mezzo lo hanno messo ma difficilmente i loro compagni ne hanno approfittato. Problemi di modulo? Può darsi, visto che poche volte c'erano in campo grandi colpitori di testa. Resta il fatto che Lirola e Dalbert sono chiamati a fare di più, in fase offensiva come anche in difensiva, perché la Fiorentina ne ha davvero bisogno. Le corsie esterne in passato sono state fonte di tante gioie per la squadra viola, anche grazie a interpreti di alto livello: vi ricordate, ad esempio, quanti gol dalla combinazione Vargas-Gilardino? Ora, nessuno chiede a Lirola e Dalbert di emulare nell'immediato tali giocatori, ma l'impressione è che comunque i due possano dare di più. Per garantire soluzioni nuove, e soddisfare quelle aspettative che per adesso sono rimaste come un groppo in gola.
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