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Con il giornalista di Forbes Luigi Dell’Olio abbiamo voluto parlare in esclusiva di quelle che potrebbero essere le prossime mosse della Fiorentina in questa sessione di calciomercato estivo e dell’investimento fatto dalla società viola per il nuovo centro sportivo.

Dopo i quattro arrivi di Mandragora, Jovic, Gollini e Dodô alla Fiorentina servirebbe una ciliegina sulla torta nel ruolo di mezzala. Quanto possono arrivare ad investire i viola per un centrocampista di alto livello in caso di acquisto o prestito oneroso?
“Questa estate la Fiorentina incassa i 40 milioni per Chiesa e ne ha spesi 22 tra Dodô e Mandragora. Considerando che ha speso soltanto metà di quanto incassato lo scorso anno da Vlahovic, Lafont e Lirola a mio parere c'è da attendersi un paio di colpi ancora, probabilmente uno a titolo definitivo e uno in prestito. In attacco, a mio avviso, mi sembra manchi uno che possa garantire davvero la doppia cifra di gol, al di là della punta centrale”.

Il dg Joe Barone alcune settimane fa ha detto che il nuovo centro sportivo della Fiorentina, la costruzione del Viola Park supereranno i 100 milioni di spese. Dal lato economico come giudichi questo investimento per il futuro e che benefici sostanziali potrà trarne la società? Quale è la tua opinione in generale su quest’opera?
“Il Viola Park è un'opera di grande portata, perché da una parte consente di patrimonializzare la società.  Questo perché altrimenti i club di calcio avrebbero come patrimonio i soli calciatori, ma niente infrastrutture. Dall'altro la struttura del centro sportivo consentirà di alzare i ricavi, anche indiretti, come valore del brand, e quindi potenzialmente la competitività del club. C’è però da valutare un aspetto. Un po’ di tempo fa il presidente del Liverpool ha detto che il suo più grande avversario non rappresentato dal Manchester City, ma da Fortnite. Il calcio sta infatti perdendo appeal verso i giovanissimi e quindi questi saranno un domani consumatori di altro, ovvero di videogiochi. Se il Viola Park riuscirà a creare spettacolo, animazione e divertimento intorno al brand Fiorentina potrebbe consentire almeno in parte di evitare l’allontanamento dei più giovani da questo sport”.


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