Polverosi: "All'improvviso tutto torna, ma il secondo gol preso dalla Fiorentina è da record. Questa squadra non riesce a ragionare. In Belgio un gol di vantaggio basta, a patto che..."
Sulle colonne del Corriere dello Sport-Stadio si legge il commento a Fiorentina-Club Brugge del giornalista Alberto Polverosi. Questa la sua opinione sulla gara: "D’improvviso, tutto torna. Gol di Sottil alla Sottil, col tiraggiro. Gol di Belotti alla Belotti, con le spalle alla porta. E soprattutto gol di Nzola alla Nzola, con la rabbia covata per mesi e mesi, in pieno recupero, quando non c’era più gioco, ma solo nervi, quando il caos dominava la partita.
Un sospiro grosso così visto come si era messa, visto come la Fiorentina la stava buttando via. Domandona: basterà il 3-2 a Bruges? Sì, basterà, a patto che la squadra dalle maglie viola eviti almeno la metà degli errori commessi ieri sera. Ha battuto un altro record, tanto per fare un esempio. Dopo aver preso il 3-1 (che la eliminava dalla Coppa Italia) all’ultimo minuto di recupero in contropiede, con un uomo in meno e con tutta la squadra nella metà campo dell’Atalanta per una rimessa laterale a suo favore, ieri la Fiorentina ha incassato il 2-2 con un altro contropiede partito dall’area del Bruges con un lancio di una sessantina di metri di Spiilers. Perché il record? Perché stavolta aveva un gol e un uomo in più, ma Ranieri (colpevole del primo errore) e Quarta erano al di là della linea di metà campo e soprattutto messi in orizzontale (quindi, zero copertura) quando è partito Thiago.
La Fiorentina non riesce mai a raffreddarsi, a ragionare, a equilibrarsi, è una squadra che ragiona poco, che riflette poco. E paga sempre tutto questo. Eppure fisicamente la Fiorentina non sta male. Delle ultime cinque gare ufficiali ne ha vinte quattro e ha sempre segnato almeno due gol. Ieri ha giocato la partita numero 51 della stagione 2023-24, il totale degli ultimi due anni per ora fa 111, per una squadra di questo livello è un’enormità. Italiano ha lavorato bene con le rotazioni, in campionato c’è una squadra (con le riserve), nelle coppe un’altra (con i titolari). Da qui alla fine della stagione i viola giocheranno almeno altre sei partite, anche se la speranza è che possano arrivare a sette. Senza quella montagna di errori, è ancora possibile".