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L'inizio di stagione piuttosto altalenante aveva acceso più di qualche dubbio su Alban Lafont, ma le ultime prestazioni del portiere francese hanno zittito i critici e convinto chi aveva ancora qualche dubbio sulle qualità dell'ex Tolosa. La premessa è d'obbligo: non è assolutamente facile per un diciannovenne, per di più straniero, arrivare in Serie A e fare bene fin da subito; chiunque abbia pensato questo, semplicemente non conosce le dinamiche del calcio moderno. Arrivato in riva all'Arno per otto milioni e mezzo di euro con l'etichetta scomoda di 'Donnarumma francese', Lafont ci ha messo tempo per integrarsi nella sua nuova squadra e il processo di conoscenza dei suoi nuovi compagni, oltre che del campionato italiano, non è ancora finito. Ma il francesino sta finalmente mostrando quelle qualità che hanno spinto Corvino a puntare su di lui: contro il Milan è stato tra i migliori in campo della Fiorentina e contro l'Empoli la sua parata sul tiro a botta sicura di Caputo ha salvato il risultato. Più in generale, la squadra di Pioli sta facendo davvero bene a livello difensivo: quella dei gigliati è la quarta miglior difesa della Serie A con diciassette gol subiti in diciassette partite, dietro soltanto a Juventus (otto), Napoli e Inter (quattordici). E una parte dei meriti va proprio a Lafont, soprattutto nelle ultime partite: ad inizio campionato infatti, l'estremo difensore transalpino non aveva convinto in occasione di qualche gol subito (Lazio, Cagliari e Roma su tutti). Normali errori di gioventù, disattenzioni che erano da mettere in preventivo quando la Fiorentina ha acquistato un portiere così giovane. L'ex Tolosa è davvero bravo tra i pali, ma deve migliorare in diversi aspetti: saltano subito all'occhio i difetti che ha nelle uscite alte e nel gioco con i piedi, un aspetto divenuto ormai fondamentale nel calcio moderno. A neanche venti anni, Lafont è già un ottimo portiere e nei prossimi mesi non potrà che crescere e migliorare per diventare un punto fermo della Fiorentina del futuro.


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