Bongiorni: "Bonaventura si sarebbe fermato volentieri a Firenze, ma il tempo passa e i progetti cambiano. L'interesse della Juventus..."
Questo pomeriggio il talent scout Antonio Bongiorni, considerato tra gli scopritori di Giacomo Bonaventura, è intervenuto a Radio Bruno per commentare l’addio alla Fiorentina del centrocampista. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
“E' un peccato per gli ultimi infortuni, Bonaventura sarebbe potuto essere importante anche per la nazionale”
“Giacomo ha avuto la grande sfortuna di essersi infortunato alla caviglia sul finire della stagione, questo sicuramente gli ha impedito di essere lucido come la prima prima parte di stagione e sopratutto gli ha precluso la convocazione all’Europeo. Probabilmente la decisione di dividersi è stata della società, probabilmente condizionata anche dall’arrivo del nuovo allenatore, ma influenzata anche dall’addio di Italiano. Lui aveva detto che si sarebbe fermato molto volentieri in una città come Firenze, ma gli anni passano e i programmi cambiano. E’ stato molto bello quello che ha scritto questo pomeriggio sui social, sopratutto perchè so che sono cose che lui pensa davvero. Se la condizione fisica e gli infortuni lo lasciano un po’ in pace credo che sia un giocatore che è stato rimpianto da tutti. E’ un giocatore che ha sempre avuto la testa sulle spalle, e sono convinto che anche il prossimo anno ovunque vada farà vedere quale sarà il suo reale valore: è vero che da metà campo in avanti ha creato la sua carriera, ma adesso può fare anche da play”.
“La Juventus era l'ultima occasione della vita per lui”
Ha poi parlato dell’interessamento della Juventus per lui, che lo scorso gennaio ha provato a strapparlo a Vincenzo Italiano: “Ormai è risaputo, Allegri per gli ultimi mesi di campionato avrebbe voluto in rosa uno come Bonaventura per dare maggior qualità tecnica al centrocampo bianconero. Probabilmente questo lo ha sicuramente influenzato, anche perchè è chiaro che avrebbe potuto rappresentare per lui l’ultima occasione della vita. E’ andata come andata, con lui che ha comunque continuato a far bene con la maglia viola addosso fino a giugno. Purtroppo anche quest’anno ha avuto la sfortuna di non riuscire a vincere neanche una finale, ma il fatto che per tre anni la Fiorentina ha fatto tre finali conferma il reale valore della rosa e della persona che c’era in panchina. Con un po’ di fortuna in più sarebbe stato reso merito al grande lavoro che questo gruppo ha fatto negli ultimi anni”.