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Europa. La Fiorentina non si può più nascondere. L’asticella si è alzata, grazie ad un inizio di stagione entusiasmante e ad una continuità che finalmente la squadra di Italiano sembra aver trovato. Tre vittorie nelle ultime quattro partite, con la possibilità di battere la Salernitana, ci dicono questo. Quinto posto in classifica, a pari merito con la Juventus, in una stagione dove Lazio e Roma zoppicano, e potrebbero non essere più imprendibili.

Anche per questo Rocco Commisso ci proverà. Innanzitutto trattenendo Vlahovic a gennaio (mamma mia che media gol), e poi acquistando Ikonè e Borja Majoral. Il primo arriverà per quindici milioni, per il secondo si sta continuando a trattare e presto potrebbe arrivare la fumata bianca. Niente Berardi, le parti sono distanti e la Fiorentina anche dal punto di vista dell’età anagrafica sembra preferire altre strade.

Sicuramente sarà un mercato di gennaio importante, dove questi due rinforzi potrebbero davvero migliorare un reparto offensivo ancora un po' leggerino. Se ne andrà Kokorin, acquisto evidentemente fallito, forse Benassi, ma rimarranno tutti gli altri. Proprio tutti, perché Italiano si fida di questo gruppo che in pochi mesi è riuscito a rendere squadra. La società viola proverà ad anticipare i tempi, di una estate dove con ogni probabilità saluterà due pezzi da novanta come Vlahovic e Milenkovic.

A proposito del difensore, il Milan ci proverà anche adesso, con tanti soldi. La Fiorentina dovrà essere brava a resistere, ma ha già individuato una possibile alternativa. La parola d’ordine, però, è quella di rimandare tutto alla prossima estate. Oggi Milenkovic è il leader di una difesa migliorabile ma forte, che sembra aver trovato una grande solidità anche grazie all’ottima turnazione decisa dall’allenatore.

A proposito, c’è l’ipotesi di rivedere il contratto di Italiano e magari di allungarlo. Come sta pensando di fare l’Inter con Inzaghi. Questi primi mesi di conoscenza sono stati perfetti, il feeling con proprietà e dirigenza è massimo, come quello con i tifosi e con la piazza. L’assetto tattico, la grinta, l’impronta che sta dando alla squadra in modo veramente intenso, scomodano già paragoni con allenatori che sono entrati nel cuore di Firenze. Le caratteristiche, anche umane, il dna sembra essere davvero quello giusto per sposare un progetto che duri nel tempo. E che riporti la Fiorentina in alto, in Europa appunto. Magari anche bruciando le tappe, perché questo campionato ci sta dicendo che l’occasione è ghiotta e non capita tutti gli anni. Oggi tutti temono la Fiorentina.


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