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Borja Mayoral sarà il primo colpo invernale della Fiorentina. Buono, se Vlahovic rimarrà a gennaio, assolutamente insufficiente se il serbo dovesse lasciare i viola già nella prossima sessione di mercato. Noi, crediamo e immaginiamo, che così non sarà. Perdere il serbo a gennaio, chiunque arrivi al suo posto, sarebbe un terribile autogol. Dal punto di vista tecnico chiaramente, in una stagione dove tutti lascia intendere e sperare in qualcosa di davvero buono.

Ventiquattro reti segnate, negli ultimi cinque anni di attività (quelle dello spagnolo), non possono essere un bottino da sostituto di Vlahovic, uno che ormai, a venti anni, gira a più di venti gol a stagione. Insieme, invece, potrebbero formare una buona soluzione, in attesa del vero colpo da mettere a segno la prossima estate con i soldi di una cessione che sarà, comunque, preziosa dal punto di vista economico. Vlahovic torna a Firenze sereno dopo l’esperienza in nazionale, pronto a sfidare e a segnare contro una di quelle squadre (il Milan) che lo corteggia da tempo e che, in Italia, sembra in vantaggio su tutte le altre.

Partita difficile, quella contro i rossoneri. Senza mezza difesa (anzi tre-quarti probabilmente), con un Gonzalez recuperato forse in extremis, ma fuori da settimane per Covid, con tante difficoltà, davanti alla squadra più in forma del campionato, candidata numero uno, assieme al Napoli, alla vittoria finale. Italiano chiederà intensità, meno qualità (per forza di cose) maggiore aggressività. Giocare in venti metri, accorciare, prendere il Milan alto. Soltanto così la Fiorentina potrà provare a fare risultato in una gara, sulla carta, davvero in salita.

Poi l’occasione, calendario alla mano, sarà ghiotta: Empoli, Sampdoria, Bologna, Salernitana, Sassuolo, Verona, Udinese, Torino, Genoa e Cagliari. Tutte di fila, sarà il 23 gennaio. Il mercato sarà quasi concluso e la Fiorentina, se fino ad adesso il campionato ci ha detto la verità, avrà tanti punti in più in classifica e sarà sempre agganciata li, al treno per l’Europa. Con la possibilità, di intervenire appunto sul mercato accorciando le distanze, colmando quelle lacune che inevitabilmente in questi primi due mesi di campionato sono state confermate.

Tutti sappiamo dove la Fiorentina è carente, è corta, è leggerina, mettetela come vi pare. Pradè e Burdisso, che ultimamente sta prendendo molto campo e che sembra convincere in modo importante la proprietà, hanno le idee ben chiare. Poi, come al solito, toccherà a Commisso decidere se e come spendere. A dicembre tornerà a Firenze, prima di Natale pianificherà le possibile mosse e i possibili investimenti. Prima ci sono punti, tanti, da fare per far venire l’acquolina in bocca soprattutto a lui. Uno che vive, anche e soprattutto, di emotività. O così almeno ci dicono.

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