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Nzola saluta i tifosi della Fiorentina. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Nzola saluta i tifosi della Fiorentina. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Alla fine, ci è andata pure bene. Perché se il palo colpito dai padroni di casa al 95’ si fosse tramutato in rete, saremmo qui a parlare di tutt’altra prestazione. E invece, gli dèi del pallone hanno voluto che il primo incontro del girone di Conference finisse solo in parità per la Fiorentina. Un risultato, forse, pure giusto per quello che hanno dimostrato le due formazioni in campo.

Ma persistono i soliti problemi della squadra di Italiano. Marcatamente più evidenti in difesa (dove agli avversati basta veramente pochissimo per trovare la porta), ma che in Belgio si sono palesati anche là davanti. Nello specifico, prendiamo due occasioni. Quelle che, quasi con assoluta certezza, avrebbero consegnato i tre punti alla Viola.

Prima al minuto 74, quando Milenkovic cestina clamorosamente un pallone da ottima posizione per siglare il tris. Dopo un dribbling assurdo di Ranieri, il centrale viola non riesce a centrare nemmeno lo specchio, sparacchiando in curva la sfera della vittoria. Ma forse, anche solo banalmente per il ruolo ricoperto in campo, lo scempio di Nzola al 78’ è ancora più grave.

Dopo una galoppata sulla sinistra del subentrato Parisi, l’angolano non riesce ad abbassare sotto la traversa un pallone delizioso. Senza nessun difensore a marcarlo e con la porta completamente spalancata, si tratta senza dubbio della più grande chance sprecata di questa stagione. Quella che, soprattutto, avrebbe consegnato in mano i tre punti alla Fiorentina e che invece ha condannato poi alla classica legge del “gol sbagliato, gol subito”. (E ringraziamo alla fine i legni di Genk...).


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